Disabili psichici, le opportunità del lavoro agile con tutoraggio

Monza è stato promosso dalla cooperativa sociale Novo Millennio un progetto per l'occupazione di persone con disabilità psichiche.
Pc computer
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L’unione fa la forza e, soprattutto, permette di dare una prospettiva occupazionale a persone con disabilità psichiatrica: è stato questo uno dei risultati raggiunti dal progetto ”Lavoro agile, lavoro abile. Nuove opportunità occupazionali per persone con disabilità psichiche”. Quest’ultimo è nato da un dato rilevante: la categoria della disabilità psichiatrica e psichica è quella più penalizzata per quanto riguarda l’occupazione. Il tasso di disoccupazione è stimabile tra l’85% e il 90%, malgrado la categoria risulti la più rappresentata tra le nuove iscrizioni al collocamento mirato nell’ultimo decennio. Il progetto ha puntato su un nuovo strumento per offrire, nel medio termine, possibilità di occupazione stabile a persone con disabilità psichiatrica o autismo.

Disabili psichici e lavoro, l’analisi e i numeri

Il modello del centro di Lavoro Agile, JOB Station, è una specie di spazio di coworking in cui il lavoratore con disabilità lavora sostenuto da tutor lavorativi esperti. Il progetto è stato promosso da Progetto Itaca Milano, Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Pino Cova e Fondazione Bertini Malgarini. A Pavia, dalla Coop. Soc. Casa del Giovane. A Monza, dalla Coop. Soc. Novo Millennio. L’analisi è partita dall’individuazione del numero effettivo di persone con disabilità che sono disponibili a lavorare e che possono essere destinatarie di politiche attive di inserimento da parte dei servizi di collocamento. A Milano sono il 56,7% del totale degli iscritti agli elenchi unici del collocamento mirato. Nella provincia di Monza Brianza la percentuale è pari al 26,2%. Secondo il numero degli iscritti agli elenchi unici del collocamento mirato, a Milano su quasi 42 mila posti totali da riservare alle persone con una forma di disabilità, quasi 13 mila risultano ancora scoperti. A Monza Brianza sono 2mila su un totale di 8 mila. I beneficiari coinvolti sono stati 115 (età media di 40,4 anni), con 50 aziende coinvolte e 38 contratti stipulati (20 tirocini, 12 tempi determinati e 6 tempi indeterminati).

Disabili psichici e lavoro, le aziende interessate

L’elenco delle aziende interessate ha compreso, tra le altre, Accenture, Manpower, Siemens, Sky Italia, Falck Rinnovabili, Ebay, Centro Diagnostico Italiano. Per quanto riguarda il sostegno ricevuto da parte delle persone vicine, il 50% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto, il 44% molto soddisfatto, mentre solo il 6% si ritiene né soddisfatto né insoddisfatto. Relativamente alla soddisfazione sul piano lavorativo, le risposte sono state molto positive: al 61% dei partecipanti piace molto lavorare in JOB Station, al 33% moltissimo e al 6% abbastanza. Il 55% delle aziende non avrebbe assunto una persona con problemi psichici, se non fosse esistito un progetto specifico di questo tipo. Il 94% delle aziende e per il 93% dei partner progettuali ha infine riconosciuto come l’esperienza possa essere tranquillamente replicata anche all’interno di altri contesti