Dopo l’incontro in Assolombarda tra sindacati e azienda, l’audizione in Regione davanti alla IV commissione Attività produttive. Il caso della Gianetti Ruote, chiusa improvvisamente con una procedura di licenziamento per 152 persone, continua a tenere banco. I lavoratori hanno incassato la solidarietà delle parti politiche, unanimi nel rigettare la drastica soluzione porposta dall’azienda.
«L’audizione a Palazzo Pirelli – dice Andrea Monti, vicecapogruppo della Lega- ha visto presenti tutte le parti coinvolte. A fronte delle motivazioni dell’Azienda, che lamenta di aver perso in tre anni svariate decine di milioni di euro anche per gli aumentati costi dell’acciaio, ho fatto presente che non si può cedere ad una logica predatoria dei fondi, subentrando nella gestione di una realtà storica del territorio e dopo tre anni andare via. Chi a casa nostra dirige un’impresa che ha cento anni di storia non può andarsene di colpo lasciando una ferita aperta e tutti i costi sociali a carico del territorio».
La richiesta formulata all’azienda è di recedere dai licenziamenti e dalla chiusura del sito industriale, con una riapertura immediata del sito per non perdere i clienti. L’azienda durante l’incontro in Assolombarda ha riferito che valuterà soluzioni alternative e che darà una risposta su questo ai sindacati entro il fine settimana. intanto si parla anche di un possibile anticipo dell’apertura del tavolo di confronto al Mise. Una richiesta già avanzata anche dai sindacati.