Il capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Alessandro Corbetta, è intervenuto durante l’audizione con le organizzazioni sindacali e gli enti locali interessati inerente la situazione della STMicroelectronics di Agrate Brianza. Il piano industriale presentato nei giorni scorsi dai vertici di STMicroelectronics, ha già suscitato molte preoccupazioni tra i sindacati brianzoli e tal proposito il consigliere l’ha definito “insoddisfacente” e “penalizzante soprattutto per il sito di Agrate sia dal punto di vista degli investimenti che da quello occupazionale e questo per noi è inaccettabile. Come Lega – ha aggiunto – chiediamo che il sito di Agrate rimanga ad ogni costo e per questo serve un piano industriale concreto che guardi a un serio sviluppo della sede brianzola e mantenga i livelli occupazionali, senza disequilibri tra stabilimenti che penalizzino la Lombardia e la Brianza”.

Il consigliere regionale sulla ST: “La tutela di occupazione e produzione non riguardi solo Catania e la gli stabilimenti francesi”
Corbetta, in particolare, ha ribadito che: “La tutela dell’occupazione e della produzione non deve riguardare solo la Sicilia o gli stabilimenti francesi ma anche la storica sede di Agrate e l’impegno, ad ogni livello, deve essere quello di mantenere sul nostro territorio un polo strategico, come quello dei semiconduttori, dove lavorano più di 5.300 persone tra produzione, ricerca, sviluppo e uffici e dove ci sono stati importanti investimenti pubblici anche da parte della stessa Regione. Ci uniamo alle richieste espresse chiaramente oggi dalle parti sindacali, mentre giudichiamo particolarmente negativa e irrispettosa l’assenza al tavolo di oggi da parte dei vertici aziendali”.
ST di Agrate: il 22 aprile incontro degli assessori Guidesi e Tironi
“Il 22 aprile – continua Corbetta – ci sarà l’incontro chiesto dall’assessore Guidesi con la dirigenza e l’assessore Tironi sulla crisi della STMicroelectronics. La Regione è in campo, ma la partita è nazionale e sovranazionale, per questo serve un forte impegno del Governo e del Ministro Urso in sede internazionale per scongiurare l’impoverimento della sede brianzola con inevitabili ricadute ed esuberi a catena negli altri stabilimenti dell’indotto. Ripeto che non possiamo accettare disequilibri tra poli produttivi a discapito della Lombardia”.