Gennaio 1943. Sul fronte russo, Il Sergente Bisi e la sua Compagnia 604 stanno attraversando la steppa, dove le temperature sono vicine ai -40. Bisi con fatica guida i suoi uomini che, in mezzo alla tempesta di neve incessante, lo seguono camminando nella neve che arriva alle ginocchia. Sono tutti allo stremo delle forze, alcuni più di altri, si aiutano tra loro, caricandosi gli zaini di chi non ce la fa più. Zaina, Prati, Artico che si fa aiutare da Ferri e mulo Remagio, che trasporta una slitta con sopra il Tenente Sala. Tutti gli altri uomini della Compagnia 604 non ce l’hanno fatta. I sei sopravvisuti arrivano al villaggio di Popowka nel tentativo di sfuggire all’accerchiamento del nemico sempre più vicino. Quando cala la notte, gli Alpini sfiniti perdono il contatto con la realtà. Attraversano vallate e campi come fossero in una dimensione onirica, l’effetto lisergico del freddo e del disorientamento dato dal buio li porta su una seconda via…