Terzo capitolo della saga Avatar. Torniamo su Pandora. Jake Sully e Neytiri — insieme ai figli Lo’ak, Tuk e Kiri — vivono ancora con il clan acquatico Metkayina, nel tentativo di ricostruire una vita serena dopo la tragica perdita del figlio maggiore Neteyam. Il peso del lutto grava su tutti e la paura della violenza continua a minacciare la loro fragile quiete. Ma la calma non dura: su Pandora emerge una minaccia inedita. Dalle profondità vulcaniche del pianeta fa la sua comparsa un nuovo clan Na’vi, il temuto Ash People (noto anche come “Popolo delle Ceneri” o “Mangkwan”), guidato dalla feroce guerriera Varang. Questo gruppo ha rinnegato i valori tradizionali e la spiritualità di Eywa, abbracciando invece una visione fatta di fuoco, potere e brutalità. Con l’avanzare del conflitto, la famiglia Sully — e coloro che cercano di proteggerli — si trova in pericolo. Non si tratta più solo di resistere all’intervento umano, ma di affrontare divisioni interne ai Na’vi stessi, con sfide morali e culturali che metteranno in discussione le certezze di tutti. A complicare ulteriormente le cose, torna l’antagonista umano ormai ricomposto in avatar: Miles Quaritch è ancora vivo e in cerca di vendetta contro Jake e la sua famiglia — segno che la guerra per il futuro di Pandora non si risolverà rapidamente. Nel contempo, per la prima volta nella saga il ruolo di narratore non sarà di Jake, bensì di suo figlio Lo’ak: una scelta che indica un cambio generazionale, con nuovi conflitti e nuove speranze che si fanno spazio.