F1, Morosini in pista: fra Hamilton, Vettel, Verstappen, Ricciardo, Leclerc il campione del 2019

Occhi puntati sul 2019. Il giornalista Nestore Morosini presenta il prossimo campionato di formula 1 tra debutti attesi, il ritorno nel circus di un italiano, la ricerca di conferme e di riscatti.
F1: Kimi Raikkonen, Charles Leclerc, Sebastian Vettel
F1: Kimi Raikkonen, Charles Leclerc, Sebastian Vettel

Solo due scuderie di formula 1 hanno conservato la formazione piloti dell’anno scorso: Mercedes e Haas. Altre quattro hanno cambiato almeno un pilota (Ferrari, Red Bull, Renault, Racing Point ex Force India) e altre quattro ancora entrambi (McLaren, Sauber, Toro Rosso e Williams). Ecco, allora, il quadro completo della formula 1 stagione 2019, la settantesima.

SCUDERIE, PILOTI E NUMERI DI GARA DEL MONDIALE 2019

Mercedes: 44 Lewis Hamilton, 77 Valtteri Bottas
Ferrari: 5 Sebastian Vettel, 16 Charles Leclerc
Red Bull-Honda: 10 Pierre Gasly, 33 Max Verstappen
Renault: 3 Daniel Ricciardo, 27 Nico Hulkenberg
Haas-Ferrari: 8 Romain Grosjean, 20 Kevin Magnussen
McLaren-Renault: 4 Lando Norris, 55 Carlos Sainz
Racing Point-Mercedes: 11 Sergio Perez, 18 Lance Stroll
Sauber-Ferrari: 7 Kimi Raikkonen, 99 Antonio Giovinazzi
Toro Rosso-Honda: 26 Daniil Kvyat, Alexander Albon
Williams-Mercedes: 63 George Russell, 88 Robert Kubica


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I debuttanti in Formula 1 sono tre giovani, interessanti britannici: Lando Norris, Alexander Albon, e George Russell. Ma finalmente dopo anni, un pilota italiano entra stabilmente nel mondiale di formula 1. Si tratta di Antonio Giovinazzi che sarà agli ordini, in Sauber, di Kimi Raikkonen. Giovinazzi ebbe già un’esperienza con Sauber ma la gettò al vento per il desiderio di dimostrare di essere un pilota già pronto. Probabilmente fu consigliato male, ma una volta in Sauber invece di usare il cervello usò la foga e distrusse in due gare qualche scocca in incidenti che, correndo con maggiore serenità, avrebbe potuto evitare. Giovinazzi, nella prossima stagione, farà bene a imparare da Kimi Raikkonen che per andar forte occorre per prima cosa avere a disposizione la capacità di farlo con la perfetta conoscenza della macchina.

Ci sono anche grandi attese dal mondiale 2019. In primo luogo in Ferrari. Il team dovrà dimostrare di aver eliminato le poche anomalie tecnica accusate nel finale della passata stagione che non consentirono a Sebastian Vettel di vincere il titolo. Anche perché il tedesco mi è parso eccessivamente carico in certi momenti, sicuramente sotto la pressione di dover far bene. Avrà occasione di rifarsi se accetterà di vedere in qualche occasione, il giovane compagno di squadra Charles Leclerc stargli davanti. Se poi Leclerc sarà già in grado di impensierire Vettel, allora il team principal Maurizio Arrivabene dovrà lasciare corsa libera ai piloti, sempre raccomandando loro l’interesse prioritario della Scuderia.

Dando per certa una nuova candidatura al titolo a Lewis Hamilton, sono curioso di vedere all’opera sia Max Verstappen sia Daniel Ricciardo che ha cambiato casacca passando dalla Red Bull alla Renault. Non ho mai nascosto il mio apprezzamento per Daniel, che avrei visto bene alla Ferrari se a Maranello avessero deciso di cambiare entrambi i piloti. Sia Verstappen sia Ricciardo hanno compagni di squadra (rispettivamente Gasly e Hulkenberg) in grado di supportarli in eventuali lotte per il titolo mondiale. Penso, comunque, che sarà Verstappen il grande antagonista di Hamilton e Vettel, sempre se Leclerc non dimostri di essere quel fuoriclasse intravisto da molta parte dei media.

In conclusione, più squadre hanno piloti in grado di dare spettacolo sportivo, che l’anno scorso è mancato sia per la grande potenza Mercedes, sia per la sagacia di Hamilton sia, infine, per i gravi errori della Ferrari e di Vettel.

Dopo i test d Abu Dhabi dello scorso novembre, in cui sono state testate le gomme Pirelli per la prossima stagione, le squadre si ritroveranno sulla pista di Barcellona per due sessioni di test preliminari al mondiale: dal 18 al 21 febbraio e dal 26 febbraio al primo marzo. Allora avremo qualche indicazione sulle potenzialità e le possibilità delle squadre.

A Barcellona avremo molte indicazione sulle potenzialità e le possibilità delle squadre.

In quella occasione potremo, anche, osservare se Robert Kubica si è ripreso dall’incidente subito in un rally, ed è tornato a essere l’eccellente pilota che aveva dimostrato di essere. Il compito di riportare la Williams ai fasti passati non è dei più facili.