Brugherio, minacciano commessa Compro oro, rapina da 20mila euro

Un uomo l’ha attesa sulla sua auto e si è fatto consegnare le chiavi del negozio. L’ha tenuta prigioniera per oltre un’ora mentre un complice saccheggiava il Compro oro di via Teruzzi.
Il bottino si aggira sui 20mila euro.
Il bottino si aggira sui 20mila euro.

L’incubo da film horror si è materializzato per un commessa di 25 anni che lavora al Compro Oro di via Teruzzi. Dopo aver abbassato la saracinesca ed essere partita alla volta di casa, la giovane ha visto sbucare dal sedile posteriore della sua auto un balordo armato di coltello che l’ha costretta a fermarsi e a consegnare le chiavi del negozio. L’uomo sembra si fosse nascosto nell’abitacolo mentre la donna lavorava nell’oreficeria. Si è deciso a sbucare dal sedile solo in prossimità di Gorgonzola. Roba da restarci secchi, vedersi uno sconosciuto con pessime intenzioni che si materializza nello specchietto retrovisore.

Sembra che il balordo abbia puntato il coltello all’automobilista costringendola a fermarsi e poi a consegnare le chiavi del negozio e la combinazione della cassaforte. A quel punto un complice in motocicletta si è accostato alla vettura, una Fiat Punto, e ha afferrato il mazzo di chiavi dileguandosi sulla due ruote. Da quel momento deve essere trascorsa circa un’ora, durante la quale il motociclista avrebbe raggiunto il negozio di via Teruzzi per saccheggiarlo in tutta tranquillità. Dalla cassaforte sono spariti gioielli per 20mila euro circa e nel frattempo la commessa è rimasta ostaggio del rapinatore. È stata liberata solo intorno alle 19.30 e dopo aver riacquistato un po’ di calma ha chiamato i carabinieri di Gorgonzola, i più vicini in quel momento. Le indagini sono partite immediatamente.

Al caso lavorano i carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda e quelli locali. La descrizione fornita dalla vittima, considerate anche le condizioni in cui si è trovata, è sommaria e non esiste certezza neppure sulla nazionalità, italiana o straniera, dei colpevoli. La rapina, per modalità d’azione, risulta clamorosa, rischiosa, e tutt’altro che asettica. I militari contano su questo aspetto per trovare l’eventuale errore fatale nel piano criminale e risalire ai colpevoli. È molto probabile che questi ultimi fossero ben informati sulle abitudini della donna, occupata in città, ma residente a Treviglio.