Meno giovani capitani d’industria rispetto a dieci anni fa mentre gli over 70 si confermano nei posti di comando del made in Brianza. Tutto questo mentre è in scadenza il Premio «Di padre in figlio» promosso da Eidos Partners e le Camere di commercio di Monza e Milano. Il passaggio generazionale in primo piano nell’economia brianzola. Le segnalazioni per il premio «Di padre in figlio» scadono il 13 settembre 2013: il riconoscimento è assegnato «agli imprenditori che abbiano avuto la capacità, l’attenzione e la dedizione nel proseguire e valorizzare il lavoro dei propri genitori subentrando alla guida operativa e strategica dell’impresa, garantendone il successo e la continuità» si legge nel bando. E in Brianza? I dati a disposizione evidenziano come da queste parti ci siano meno under 30 nelle posizioni di comando e più over 70 rispetto al la media nazionale. Nel 2003 i giovani brianzoli nei posti di vertice rappresentavano o 0,74%; nel 2013 sono lo 0,59%. Gli amministratori delegati e i presidenti dei consigli di amministrazione con più di 70 anni sono passati dal 2,22% di dieci anni al 20,64% di oggi. Le ragioni? Molteplici. Il Cittadino di Monza e Brianza in edicola da giovedì 12 settembre 2013 ha affrontato l’argomento con Renato Mattioni, segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza, i capitani d’industria Sandro Salmoiraghi e Giuseppe Locati, il giovanissimo imprenditore Giulio Musuruana e il manager Maurizio Quarta.

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