Lombardia venduta alla Svizzera È fiction, la Lega: «Mai dire mai»

Si chiama “Operazione Lombardia” e sarebbe il piano segreto ideato dal Governo Berlusconi per vendere la regione alla Svizzera per 250 miliardi di euro. È la trama di una docufiction mandata in onda dalla Rsi e piaciuta alla Lega. E il monzese Romeo, tra le riflessioni economiche, dice: «Mai dire mai».
La televisione svizzera trasmette “Operazione Lombardia”, una docufiction che racconta la vendita della regionale agli svizzeri
La televisione svizzera trasmette “Operazione Lombardia”, una docufiction che racconta la vendita della regionale agli svizzeri foto d’archivio

Si chiama “Operazione Lombardia” e sarebbe il piano segreto ideato dal Governo Berlusconi per vendere la regione alla Svizzera per 250 miliardi di euro, mandato in frantumi da un complotto di potenti banchieri.

È la docufiction del regista Fulvio Bernasconi trasmessa domenica scorsa dalla Rsi, il primo canale della televisione svizzera. In Brianza lo hanno visto in pochi: qui il canale non si capta più da anni e l’opera è introvabile in internet. Eppure il segretario federale padano Matteo Salvini ha dichiarato che sottoscriverebbe immediatamente un tal progetto. Il film, in cui con una buona dose di ironia e realismo alcuni politici d’oltreconfine interpretano loro stessi, riprende dichiarazioni di leghisti nostrani e si conclude con l’avvertimento «non tutto quello che avete visto è falso».

«È il nostro sogno – commenta entusiasta il monzese Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio in Regione – mi hanno raccontato la storia e l’idea è tutt’altro che campata per aria. Del resto io da anni teorizzo che dovremmo dichiarare guerra alla Svizzera e arrenderci immediatamente: in questo modo verremmo inglobati senza nemmeno sparare un colpo» e facendo risparmiare ai ricchi vicini 250 miliardi di euro.

Tra una battuta e l’altra in molti domenica hanno ricordato le parole del ministro della Difesa elvetico che nel 2012 ha affermato che l’annessione di quel che potrebbe diventare il Cantone lombardo non sarebbe affatto problematica dato il 90% degli scambi commerciali della Confederazione è rivolto verso la nostra regione. All’epoca Salvini e Maroni lanciarono una petizione online per organizzare il passaggio da uno Stato all’altro e in poche ore raccolsero 30.000 firme.

«Quell’episodio – riflette Romeo – dimostra che questo è il desiderio, magari inconfessato, di moltissime persone che lo ritengono il modo migliore per superare la crisi. È un cammino arduo, ma non bisogna mai dire mai».

E poi: «In realtà l’annessione è già in atto: sono in continuo aumento gli imprenditori che chiudono la loro azienda qui e la trasferiscono in Svizzera perché là, nonostante il costo del lavoro sia più alto, la tassazione più bassa consente di essere competitivi, retribuire i dipendenti, pagare i fornitori e vivere in modo dignitoso. È su queste cose che dovremmo fermarci a pensare».