I primi 40 anni della FormulaUno con Lilt: domenica 5 maggio corsa in Autodromo

Appuntamento in Autodromo a Monza con la Lega italiana per la lotta contro i tumori che propone percorsi adatti a tutti, anche ai più piccoli e agli amici a quattro zampe. Quest’anno la Marcia aiuterà i servizi dedicati ai bambini in cura oncologica all’Istituto nazionale dei tumori e alle loro famiglie, con il progetto Child Care. Una giornata di festa, sport e solidarietà per tutti.
La Marcia Formula Uno del 1986
La Marcia Formula Uno del 1986

I suoi primi 40 anni li porta benissimo. Tanto che, di anno in anno, sempre più persone se ne innamorano perdutamente. La Marcia FormulaUno, storica corsa solidale della Lilt Milano (Lega italiana per la lotta contro i tumori), torna in pista in Autodromo il prossimo 5 maggio. Ed è pronta, ancora una volta, ad affascinare podisti di ogni età. Perché i segreti di un successo che registra numeri da record – 400mila partecipanti e un milione e 800mila euro di fondi raccolti in 39 giornate di marcia – sono tanti. Impossibile non mettere al primo posto la genesi della manifestazione. «Era il 1980 – racconta Dianella Schiro, colonna della Lilt Monza – e mi ritrovai con altri quattro amici, desiderosi di promuovere un evento per ricordare altri cari amici scomparsi per quello che allora si chiamava “il brutto male”. Pensare all’Autodromo come luogo ideale, venne spontaneo: avevamo una delle location più belle al mondo».

I “magnifici 5 amici” non persero un attimo. Il primo anno la Marcia portò 3mila partecipanti e 8 milioni di vecchie lire. Da quel momento, la storia si è ripetuta, e rinnovata con grande impegno, con il coinvolgimento di sempre più persone e di volti noti, da Sandra Mondaini a Diego Abatantuono, da Fabio Fazio a Massimo Boldi (che potrebbe essere anche il testimonial dell’edizione 2019) e tanti tanti altri. Come il Comune di Monza, sempre disponibile a concedere una delle giornate in cui, da convenzione, ha la disponibilità del tempio della velocità, o come Elesa, azienda famigliare monzese che non ha mai smesso di sponsorizzare l’iniziativa, tanto da promuovere la Marcia come evento aziendale per i 350 dipendenti. Perché la bellezza di una corsa nel tempio della velocità, al ritmo che più è congeniale a ciascuno e per dare una mano a progetti Lilt che sostengono i difficili percorsi di malattia di tanti pazienti e delle loro famiglie, non conosce tempo.

«Quest’anno – spiega Maria Bonfanti, vicepresidente Lilt Milano – aiuteremo i servizi dedicati ai bambini in cura oncologica, con il progetto Child Care». A spiegarlo nel dettaglio è Carlo Alfredo Clerici, medico specialista in psicologia clinica: «Il progetto – che si compone di 5 servizi – è dedicato alla Pediatria dell’Istituto nazionale dei tumori. Qui, il 40% dei pazienti arriva da fuori Milano. Con le loro famiglie, necessitano di un’assistenza particolare. Così vogliamo sostenere – continua il medico – dal punto di vista economico e logistico, i loro viaggi e la loro permanenza».

Child Care sostiene anche filo diretto con l’oncologo, 24 ore su 24, accanto alle famiglie dopo le dimissioni dei figli, un ambulatorio odontoiatrico e un educatore dedicato. Tutti possono contribuire a questi servizi, scendendo in pista domenica 5 maggio. Quattro i percorsi a disposizione, con una novità che strizza l’occhio ai maratoneti: la tratta più lunga passa da 14 a 18 chilometri (3 piste e sterrato). Ci sarà poi la pista junior (2,4 km), la pista stradale (5,8 km) e due piste e sterrato, compresa la sopraelevata (11 km) . Il ritrovo è fissato per le 8, l’inizio della gara è alle 9.15, poi la partenza libera sino alle 10. Il Villaggio FormulaUno, con giochi, animazioni e sorprese, sarà attivo sino alle 14.

Non resta che iscriversi, prima possibile. A Monza si può fare allo Spazio prevenzione Lilt di via San Gottardo, 36 e all’Ufficio Iat ProMonza di piazza Carducci. O basta collegarsi online a retedeldono.it/marciaformulauno2019.