A Monza “Tutti giù per terra” accoglie e raccoglie per un orto sempre più inclusivo

L’entusiasmo è quello di un anno fa, quando lo spazio di via Papini messo a disposizione della Fondazione Tavecchio ha aperto per la prima volta le sue porte. Intanto attorno al progetto continuano ad arrivare nuove idee e nuove. Presentata la passerella inclusiva e i cassoni che facilitano la coltivazione a chi ha una disabilità. Intanto è già tempo per iscriversi alla cena di sabato 15 giugno: tutti in Arengario per aiutare il progetto.
Le nuove passerelle e i cassoni inclusivi
Le nuove passerelle e i cassoni inclusivi Fabrizio Radaelli

Il maltempo fuori stagione ha rallentato la vita dell’orto di via Papini: le verdure soffrono e gli alberi faticano a dare i loro frutti. Ma i lavori, e le buone pratiche, al quartiere Libertà non si sono mai fermate. L’entusiasmo è quello di un anno fa, quando lo spazio ha aperto per la prima volta le sue porte. Perché “Tutti giù per terra” è sempre pronto ad accogliere per poi raccogliere. Il borgo solidale ha preso vita sul terreno di proprietà della Fondazione Tavecchio, con il coinvolgimento di un lunghissimo elenco di partner. La onlus ha messo a disposizione lo spazio per la realizzazione di un orto e di un vigneto, chiamati a essere anche spazio didattico e inclusivo per persone con disabilità, studenti, richiedenti asilo e anziani. Spazio che genera, con costanza, nuovi progetti. Ed è così che in località della Gera, al quartiere Libertà, gli oltre 4mila metri sono ormai divenuti un punto di riferimento per molti.

Nel frattempo, la rete di realtà coinvolte si è anche allargata: è il segno che l’idea di un borgo condiviso che mette al centro le buone pratiche dell’agricoltura e dell’ambiente non solo convince ma stimola a fare sempre di più. Insomma, tutti vogliono dare il loro contributo per un percorso che può diventare un modello. All’orto ci sono anche mille metri di vigneto di pregio, che puntano alla produzione del vino di Monza grazie al coinvolgimento del Gruppo Meregalli. A settembre ci sarà la raccolta dei primi grappoli di uva.

Domenica 26 una giornata di apertura a tutti degli spazi ha mostrato le ultime novità, come le passerelle accessibili alle persone in sedia a rotelle, ma anche a mamme con bambini in passeggino. Un’opera realizzata anche grazie al contributo dei runner di Milano Marathon, che hanno corso con l’obiettivo di solidarietà e della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, che ha sostenuto il progetto. All’appello per coprire i costi di 600 metriquadrati di allestimento in legno mancano ancora altri fondi e tutti possono contribuire, magari adottando una delle barbatelle del vigneto. L’area delle passerelle è posta tra il vigneto e l’orto. Con il tempo, a metà tra le due zone, nascerà anche un giardino sensoriale. Per la sua realizzazione c’è anche il Monza Marathon Team, nella stessa mattinata del 26 impegnato alla Monza-Montevecchia, in favore della Fondazione Tavecchio. Ancora prima della manifestazione, il team ha donato 5.500 euro per la realizzazione dell’opera.

Intanto le coltivazioni vanno avanti. All’orto, sotto l’attenta guida del responsabile tecnico Ettore Formenti, sono al lavoro con un tirocinio avviato grazie alla collaborazione con il Consorzio Comunità Brianza (e al sostegno di un bando della Fondazione comunità Mb) tre richiedenti asilo . Che ci sia bel tempo o pioggia, le buone pratiche inclusive danno sempre frutto. Sono attivi all’orto anche corsi (di base e avanzato) di orticoltura, con la collaborazione dell’agronoma Sara Petrucci. Tra i progetti da attivare a breve anche quello di creare un’area con la piantumazione di fiori amici delle api, nell’ottima futura di dare vita a un alveare.

Ad aiutare ogni giorno il responsabile dell’orto Formenti, ci sono Cirill, Demba e Savane: tre giovani richiedenti asilo che, grazie a tirocini con il Consorzio Comunità Brianza, sono impegnati nelle coltivazioni. E questo è già un importante esempio di inclusione. Nell’area messa a messa a disposizione dalla Fondazione Tavecchio onlus tanti altri progetti sono in cammino. Anche grazie al coinvolgimento del quartiere con la proposta di corsi di agricoltura e cucina. E ora è già tempo per mettersi a tavola. Con il coinvolgimento di tutti i partner del progetto, Tavecchio invita in piazza Roma, sabato 15 giugno, per la seconda edizione della “Cena sotto le stelle”. Il ricavato andrà a sostegno dell’orto. Prenotazioni a info@alessio.org, o al 366.2321052 o sul sito di Rete del Dono https://www.retedeldono.it/cena_sotto_stelle.

Coinvolti sin dal primo momento nel progetto di “Tutti giù per terra” “L’arte di amarsi” onlus (capofila, guidata nel costruire la rete da Csv Monza Lecco Sondrio), Desbri, Gruppo Meregalli, istituti Borsa e Mapelli, Social time onlus, Villasanta Attiva, Il Salto asd, Associazione paraplegici, Us Tremolada, Comune, Mw radio e aziende come Brianzacque, Acsm Agam, Enerxenia, Leroy Merlin e L’erbavoglio. Preziosa la collaborazione con la Scuola agraria del Parco.“il Cittadino” è media partner.