Non solo clown Monza è un circo

È la rassegna “Non solo clown” che il Comune organizza ormai da alcune stagioni e occupa stabilmente i sabato sera di piazza Trento e Trieste, pieno cuore di Monza. Ancora due serate in programma, il 24 e il 31 agosto.
La giocoleria di Beppe Tenenti
La giocoleria di Beppe Tenenti <?EM-dummyText Crediti?>

È ormai un superclassico dell’estate di Monza e non ha tradito le attese nemmeno quest’anno.

È la rassegna “Non solo clown” che il Comune organizza ormai da alcune stagioni e occupa stabilmente i sabato sera di piazza Trento e Trieste, pieno cuore della città.

Iniziata il 20 di luglio, la rassegna di clownerie e spettacoli di strada si prepara a chiudere i battenti con gli ultimi due sabato di spettacoli. Il primo appuntamento è il 24 agosto e mette in agenda tre show in successione. Il primo, di giocoleria, affidato alla Compagnia autonoma Tenenti, dove Tenenti sta per Beppe Tenenti, l’ideatore di uno spettacolo ritmico e dinamico – dice la presentazione ufficiale – che unisce, in modo unico e innovativo, l’alta tecnica di giocoleria (crystal balls, fino a sette palle di rimbalzo) ad un lavoro sul clown fisico».

Dalla giocoleria al contorsionismo e al fuoco grazie a Miss Airina (Irene Betti), protagonista di una «performance di contorsionismo caratterizzata dall’eleganza dei movimenti e dall’utilizzo del fuoco». A chiudere la penultima serata di spettacoli busker il Duo Minsk, la musica balcanica di una formazione nata nel 2004 in Bielorussia «dalla fusione di due strumenti: il bayan (strumento russo simile alla fisarmonica) e il tsimbaly (strumento tradizionale ucraino)».

Lo spettacolo in piazza Trento e Trieste inizia alle 21.15 circa, come sempre, e così sarà poi sette giorni dopo, il 31 agosto, quando in successione per chiudere la rassegna “Non solo clown” sono in programma lo spettacolo “Ingresso nel vuoto” e la musica di Double face.

Il primo si presenta come teatro di strada con cento attori, uno show «emozionante e divertente che tratta diversi temi come l’energia, l’acqua, l’aria, l’inquinamento, l’arte e la cultura», con Cesare Gallarini e Cecilia Vecchio in regia. Il secondo invece è musica swing, uno dei fenomeni crescenti, interpretato in questo caso da un duo formato da Beatrice Parapini (voce) e Fabio Pasello (chitarre). «Il repertorio è costituito da brani rock degli anni ’70 e ’80 e da musiche blues e jazz».