Prendi un caffè per donare più energia ai volontari

Prendi un caffè per donare più energia ai volontari

Dare una mano a progetti di solidarietà oggi è semplice come bere un caffè. Un gesto quotidiano che diventa occasione di sostegno al mondo del volontariato. Insomma, bere un caffè ci aiuta ad aiutare.

Nella pratica entri in un locale che aderisce all’iniziativa, scegli di ordinare “Il Mio Caffè Buono” pagandolo un euro in più. Insieme al caffè ti viene consegnato un “gettone” che attesterà l’avvenuta donazione. Alla cassa sono poste due teche, una per ciascuna associazione che aderisce all’iniziativa. Il progetto solidale, attivo a Milano, Lecco e da poco anche a Varese, dopo Lissone arriva anche a Monza per sostenere, dunque, due realtà: l’Associazione medici Brianza e Milano e la Novo Millennio.

«Il ricavato – rimarca Alberto Penati, presidente dell’Associazione Medici Brianza e Milano – andrà a “SLAncio” e alla struttura (che ha da poco festeggiato il primo anno di attività, ndr) che ospita anche malati di Sla e che ovviamente necessita di un importante impegno economico per proseguire con successo. Con un piccolo gesto, ognuno di noi può fare tanto. È un’idea intelligente e alla portata di tutti».

L’obiettivo di Novo Millennio sarà invece quello di acquistare una lavagna interattiva multimediale per il Centro diurno Stellapolare. «La nostra attenzione è sempre più rivolta ai giovani – spiega il presidente Marco Meregalli – l’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per facilitare il loro reinserimento sociale e lavorativo».

“Il Mio Caffè Buono” è un progetto ideato da Gino Durso e Mario Colombo, con una società di servizi rivolta al sociale, che intende dare visibilità alle onlus. La prima campagna brianzola ha portato alla raccolta di oltre 500 devoluti all’associazione Stefania di Lissone e alla Fondazione De Marchi di Milano. Si può donare anche online, al sito www.ilmiocaffebuono.it. La campagna monzese terminerà il 15 febbraio.