«Cruxman, il nostro sacerdote supereroe nel film stile Bud Spencer e Terence Hill»

Il TRAILER - L’ultima pellicola diretta dal regista brianzolo Filippo Grilli, produzione Gpg film. Oltre 1.200 persone coinvolte, scene girate quasi esclusivamente in Brianza, con un budget (autofinanziato) di 20mila euro. Gli incassi sono destinati a una scuola elementare in Costa d’Avorio e a un blocco operatorio nella Repubblica Centrafricana.
Cruxman in azione da una scena del film
Cruxman in azione da una scena del film

Settanta sessioni di riprese, la gran parte in Brianza, per un anno intero di lavoro e una sceneggiatura nata quasi per caso, nell’estate 2015, su un divano di casa a guardare cartoni animati con i propri figli. Ma “Cruxman” non è certo un “pantofolaio”. Stiamo parlando invece di un super-eroe a tutti gli effetti, ed è lui che ha dato il titolo al film che ha preso corpo da quell’idea (prima assoluta a Monza, al teatro Villoresi, lo scorso venerdì 19 gennaio). Un risultato incredibile se si pensa al budget a disposizione per girare le scene, 20mila euro solo grazie al crowdfunding e alle 1.200 persone coinvolte nella realizzazione. Ma è pur vero che c’è di mezzo un super eroe. E un super-eroe unico nel suo genere. Allora, inseguendo le imprese del protagonista del film, tutto è più semplice, quasi provvidenziale.

La pellicola è infatti l’ultima fatica di Filippo Grilli, brianzolo di Lissone, classe 1969 e della sua casa cinematografica Gpg film, sezione dell’associazione culturale onomima, che muove dal desiderio di essere strumento educativo, di crescita, grazie ai contenuti dei film prodotti. Grilli è a quota sette produzioni, tra medio e lungometraggi. Insegnante (dai Salesiani a Sesto San Giovanni) e da sempre con una costante messa a fuoco sul sociale e sul volontariato, Grilli ha immaginato un’anonima cittadina di periferia (perché di super-eroi ve ne sono tanti, nascosti, anche qui, ndr) dove viene mandato un giovane prete, don Beppe, dal passato “sui generis” ma pieno di entusiasmo per la nuova missione. Con il suo arrivo la comunità ha una sorta di sconvolgimento. Insieme a lui in città compare un “giustiziere” vestito di rosso, pronto a difendere i suoi parrocchiani. Questo è “Cruxman”, il supereroe dalla tuta rossa che gli spettatori inseguiranno, e impareranno ad amare, nel film.


Ma perché la prima proprio a Monza? «Oltre agli aspetti pratici – spiega il regista -, Monza è una piazza importante e volevamo esserci, ci sono anche motivi di cuore. Il Carrobiolo ha ospitato in questi anni tutti i nostri film nei suoi cineforum. Eppoi il Villoresi è una sala della comunità e condivide appieno la nostra idea di cinema, che è un fare cultura, missionarietà e attività educativa. Inoltre da Monza è arrivato un importante bacino di attori, in particolare dalle scuole di teatro del Binario 7». Attori che, almeno nelle loro intenzioni, incarnano lo spirito del protagonista super-eroe (a proposito, chi sarà?), visto che i proventi del film serviranno per raccogliere fondi da destinare a una scuola elementare in Costa d’Avorio e alla costruzione del blocco operatorio nella poverissima Repubblica Centrafricana. La pellicola è patrocinata dall’Ispettoria salesiana lombardo emiliana di Milano e dal Sermig di Torino, dove sono state girate alcune delle pochissime riprese fuori dalla Brianza.

«La nostra è un po’ una storia in stile Bud Spencer e Terence Hill – conclude Grilli – con un messaggio forte. Abbiamo unito il genere vocazionale con quello del super-eroe, per parlare di cose che gli altri non vogliono dire. E così la figura del prete, sempre additata e criticata, grazie a “Cruxman” non è più ingessata e vista in negativo, ma diventa eroe dagli effetti, nella vita di tutti i giorni, speciali».

La pellicola tornerà a fine mese, il 30, al teatro Villoresi di Monza con altre due proiezioni. Due le proiezioni in programma anche a Biassono, 1 e 2 febbraio, al Cinema Santa Maria, alle 21; una a Sesto San Giovanni, Cinema Rondinella, giovedì 8 febbraio, sempre alle 21. Eppoi a Desio, il 17 marzo, alla parrocchia Santi Pietro e Paolo.

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