Brugherio, bambini assaliti da uno sciame di vespe mentre stanno giocando nel parco pubblico

A Brugherio uno sciame di vespe uscito da un nido sotterraneo nei pressi dei giochi bimbi ha attaccato un gruppetto di bambini infilandosi nei vestiti, tra i capelli, dentro la biancheria intima e pungendoli più volte. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi sulla salute
L’intrevento al parchetto
L’intrevento al parchetto Valeria Pinoia

Un film dell’orrore quello andato in scena questa settimana nel parco pubblico di fronte all’ufficio postale.

Uno sciame di vespe uscito da un nido sotterraneo nei pressi dei giochi bimbi ha attaccato un gruppetto di bambini infilandosi nei vestiti, tra i capelli, dentro la biancheria intima e pungendoli più volte. È accaduto nel pomeriggio di martedì quando al parco, dopo la scuola, le mamme si sono ritrovate al chiosco e hanno lasciato giocare liberi i sei bambini, tutti tra i 5 e i 9 anni di età. “Stavamo chiacchierando quando all’improvviso da dietro la collinetta abbiamo visto arrivare i nostri figli che gridavano e correvano come matti -ha riferito una delle mamme- all’inizio è stato difficile capire cosa stesse succedendo, i piccoli dicevano di sentire dolore e punture. Poi quando abbiamo guardato attentamente abbiamo visto che erano pieni di vespe. Ovunque, attaccate con forza perfino dentro le mutandine. Li abbiamo letteralmente spogliati sul posto”. La fuga dei piccoli dal luogo del nido e l’intervento rapido dei genitori non è bastato a scongiurare le numerose punture che i piccoli hanno riportato e, con loro, anche due degli adulti intervenuti. Per fortuna in nessun caso le conseguenze sono andate oltre dolore e bruciore.

Il terrore tuttavia ha lasciato i suoi segni “ora mia figlia è terrorizzata anche da una semplice farfallina”. L’episodio, con intensità minore, si è ripetuto mercoledì quando un bambino che giocava a pallone è stato punto sul viso. Dalle mamme le segnalazioni si sono ripetute, anche via mail direttamente al sindaco Marco Troiano. Prima che l’istituzione intervenisse però, mercoledì pomeriggio, i genitori hanno deciso di chiamare i vigili del fuoco: il nido era profondo oltre un metro. L’area è stata transennata e trattata per quanto possibile dai pompieri, tuttavia sembra che fenomeni di questo genere necessitino di interventi più radicali che il Comune dovrà ora pianificare.