Back to the future Il volopattino perso

In un momento solo i sogni di tutti i giovani cresciuti negli anni Ottanta e Novanta sembravano a portata di mano. Tutto è sembrato possibile, anche le aspirazioni più irrealizzabili. Ma in meno di 72 ore quelle speranze sono svanite, come una bolla di sapone.
L’hoverboard di Marty McFly
L’hoverboard di Marty McFly

In un momento solo i sogni di tutti i giovani cresciuti negli anni Ottanta e Novanta sembravano a portata di mano. Tutto è sembrato possibile, anche le aspirazioni più irrealizzabili. Ma in meno di 72 ore quelle speranze sono svanite, come una bolla di sapone.

Con un totale di più di dieci milioni di visualizzazioni in tre giorni, il video di presentazione del bramato Hoverboard ha illuso crudelmente tonnellate di giovani e non.

E con “hoverboard” per quei pochiss(sssss)imi che non lo sapessero si intende il volopattino di Marty McFly di “Ritorno al Futuro II”. Quattro minuti e pochi secondi di pura estasi. E sembrava tutto vero.

L’ingegnere giapponese che racconta e spiega il funzionamento del meraviglioso marchingegno. Christopher Lloyd, l’attore che interpreta “Doc” lo scienziato della saga di Robert Zemeckis, che scende barcollando dalla sua DeLorean. Tony Hawk, mitico campione dello skateboard, che lo aspetta a braccia aperte.

Il cantante Moby, emozionato, recensisce il fantastico mezzo di locomozione urbana. Varie, le dimostrazioni della stabilità dell’invenzione della start-up californiana HUVr.

Peccato, dicono, per quella gru sullo sfondo (quella che rende possibile tutte le acrobazie) che ha cominciato a far vacillare le certezze circa la veridicità del video.

Così i sogni si schiantano a terra, quando quelli di Mashable (sito web d’attualità statunitense in forma di blog, uno dei più grandi al mondo) cominciano a sospettare che il video sia tutta una bufala realizzata da Funny or die (sito web di video commedia, con contenuti originali e generati dagli utenti e una buona dose di collaboratori famosi).

Sincere lacrime di delusione comincianoa rigare le guance, quando in un nuovo video, è lo stesso Christopher Lloyd a scusarsi per la beffa: quasi commosso, annuncia che un Hoverboard (fasullo, chiaramente) con le firme di tutti quelli che hanno partecipato all’iniziativa sarà messo in palio sulla pagina di Facebook di Funny or die. Ci vorrà ben altro per farsi perdonare.

Ora si indaga sulle ragioni di questo insano gesto e di questa presa in giro di massa. Si vocifera si debba promuovere una app rivoluzionaria. C’è chi dice volessero spianare la strada ad un “Ritorno al Futuro 4”. Altri hanno ipotizzato che sia una trovata di Nike, che in passato ha giocato con Ritorno al Futuro. Ma per ora le teoria più accreditata sembra essere quella della crudeltà allo stato puro.