Visitabile fino al 29 agosto a Monza la mostra di opere di Pina Sacconaghi

Sarà visitabile fino al 29 agosto, a Monza, la mostra di dipinti dell’artista monzese Pina Sacconaghi.
L’assessore alla Cultura di Monza, Massimiliano Longo, e il curatore della mostra Giacomo Cazzaniga
L’assessore alla Cultura di Monza, Massimiliano Longo, e il curatore della mostra Giacomo Cazzaniga

Saranno esposti fino a domenica 29 agosto ai Musei Civici, in via Teodolinda 4 i trentaquattro dipinti realizzati tra gli anni Trenta e Settanta dalla pittrice monzese Pina Sacconaghi. La mostra, dal titolo «La ricerca della spiritualità nell’arte» è stata curata da Giacomo Cazzaniga, pronipote di Pina Sacconaghi e storico dell’arte, in collaborazione con la galleria «Art Emisia». Le opere, provenienti dalla collezione della famiglia Cazzaniga – Scotti, sono suddivise in quattro sezioni: «Fiori», «Paesaggi», «Ritratti» e «Corrispondenza Pina Sacconaghi – Anselmo Bucci. Pittori a Monza». Cazzaniga, che si è laureato con una tesi sulla figura e le opere della sua illustre parente, diplomata all’Accademia di Brera, ha raccontato alcuni episodi riguardanti l’artista. «Era una signora elegantissima con guanti e velette – ha rammentato – il suo atelier monzese emanava una luce speciale. Anzi, era lei a illuminare tutti noi con la sua grazia e la sua spiritualità. Ancora adesso mi sembra di percepire il profumo dei colori e delle vernici e di sentire la sua voce che mi spronava a leggere i poeti francesi e a imparare la lingua. Non è un caso che oggi vivo e lavoro in Francia».

A chi le chiedeva perché dipingesse, Pina Sacconaghi rispondeva così: «Direi per un’esigenza spirituale, per una passione innata, per un desiderio di comunicare agli altri l’emozione profonda che ha sempre suscitato in me il meraviglioso spettacolo della natura». La luce tenue e soffusa della sua pittura sembra fermare il tempo nella ricerca interiore di una dimensione eterna e immobile che governa ogni cosa, trasmettendo «quella bellezza che è propria di una poesia», lontana dal rumore degli avvenimenti e dall’insistenza delle tendenze artistiche. Un percorso pittorico e intimo che nasce nell’isolamento del suo Atelier monzese o di quello senese di San Gimignano, che ha influenzato la sua continua ricerca dei colori, della luce e soprattutto di una concezione totalmente spirituale dell’arte. L’artista si è spenta il 10 agosto del 1994 a Renate, all’età di 88 anni.

«Avevamo programmato questa mostra per i 25 anni della scomparsa di Pina Sacconaghi – ha sottolineato l’assessore alla cultura Massimiliano Longo -. Purtroppo la pandemia ha reso impossibile organizzarla per tempo. Adesso, finalmente, possiamo offrire ai cittadini un’occasione preziosa per scoprire o riscoprire un’artista monzese dotata di straordinario talento. Pina Sacconaghi è stata per tanti anni un punto di riferimento culturale per la città di Monza». La mostra si può visitare il mercoledì dalle 15 alle 18; il giovedì dalle 15 alle 18 e dalle 20 alle 23; il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’ingresso è compreso nel biglietto del museo.