Verso la FaiRun in autodromo, votate il (vostro) Luogo del cuore di Monza

Alla vigilia della FaiRun, domenica 12 giugno in autodromo, una piccola radiografia dei “luoghi del cuore” che a Monza meriterebbero di avere i riflettori puntati. E il sondaggio: vota.
Monza Villa reale ala nord
Monza Villa reale ala nord Fabrizio Radaelli

Ognuno ha il proprio luogo del cuore: può essere un borgo, un mulino, un giardino segreto, una piccola chiesa. Magari si tratta di luoghi chiusi, abbandonati, bisognosi di un intervento di restauro.


VOTA IL SONDAGGIO Quale Luogo del cuore salvereste per primo? Se il vostro luogo nel cuore non c’è, scrivetecelo nei commenti


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Fino al 30 settembre c’è la possibilità di far conoscere il nostro luogo del cuore grazie al censimento promosso ormai da otto anni dal Fondo per l’Ambiente Italiano e la corsa Fai Run, in programma domenica 12 giugno in autodromo, serve proprio per raccogliere fondi da destinare al recupero e salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. Segnalare il proprio luogo del cuore è semplice: basta collegarsi al sito iluoghidelcuore.it e motivare la propria candidatura. Meglio ancora se a farlo sono gruppi di cittadini o comitati spontanei perché vale sempre il detto che “l’unione fa la forza”.

Ecco perché pensando a Monza ci siamo chiesti quali luoghi avrebbero bisogno di avere i riflettori puntati non solo a livello locale, ma nazionale, e che forse questo censimento può essere uno strumento efficace per far scattare una scintilla d’interesse e collaborazioni virtuose.

Senza troppi sforzi viene subito in mente a Monza l’ala nord di Villa reale che Ilaria Borletti Buitoni, allora presidente nazionale del Fai, aveva indicato come proprio luogo del cuore.

Poi c’è la chiesa di San Maurizio, chiusa quasi sempre al pubblico e con gli affreschi del Carloni che si sbriciolano per l’umidità di risalita. Nel parco gli edifici bisognosi di cure sono tanti, ma forse il caso più emblematico è il Mulino del Cantone con la piccola torre che è vedetta del degrado che sta crollando e poco al di fuori delle mura di cinta i boschetti reali, trait d’union tra il parco e la città.

L’elenco potrebbe continuare e non può mancare Villa Mirabellino che è il “luogo del cuore” del sindaco Roberto Scanagatti: “Segnalerei il Mirabellino anche se sono fiducioso sul suo futuro – spiega – la trattativa con il Demanio per la cessione al comune è a buon punto. Poi occorre un progetto che non può prescindere dalla prossima destinazione d’uso del Mirabello”. Sul Mirabellino, tra l’altro esiste già un comitato spontaneo “Salviamo il Mirabellino”, formato da sedici associazioni culturali.

A questo proposito: sono già tanti i luoghi del polmone verde cittadino segnalati al Fai. Qualche esempio: il mulino del Cantone e la cascina Mulini Asciutti, la Valle dei sospiri e il Bosco bello, le sopraelevate e, anche, l’orologio della Villa reale. E poi? In lista anche il canale Villoresi e la Cascinazza, le cascatelle del Lambro e gli alberi di piazza Carducci e, anche, una “cabina della Telecom non più funzionante” e i giardinetti pubblici di via Gallarana. Presenti, poi, altri luoghi della tradizione religiosa: Santa Maria delle Grazie e la chiesa di San Francesco d’Assisi, oltre alla chiesa di San Gerardino e al Carrobiolo.

Partecipare al censimento del Fai può essere un’occasione anche di portare a casa qualche finanziamento, quest’anno infatti la Fondazione Fai assegnerà 50 mila euro al bene che ha ottenuto il maggior numero di segnalazioni, 40 mila euro al secondo classificato e 30 mila al terzo.