Seregno: sette artiste dialogano con Dante, mostra in galleria civica Mariani

È visitabile fino al 3 ottobre la mostra “Figurando il paradiso tra cielo e terra” inaugurata in galleria civica Mariani da Fas (famiglia artistica seregnese) e Jam Factory. Un evento nel calendario di “Ville aperte”, per ricordare Dante Alighieri a 700 anni dalla morte.
Le artiste in galleria civica Mariani con l'assessore alla cultura Federica Perelli
Le artiste in galleria civica Mariani con l’assessore alla cultura Federica Perelli Paolo Volonterio

In galleria civica Mariani a Seregno, nel pomeriggio di sabato 25 settembre, è stata inaugurata la seconda parte dell’evento e mostra “Figurando il paradiso tra cielo e terra”, che si concluderà il 3 ottobre.

La Fas (famiglia artistica seregnese), unitamente alla Jam Factory composta da Giovanna Camera, Nicol Ferrari, Annamaria Fino, Antonella Gerbi, Rita Bagnoli, Tiziana Trezzi Valeria Angelini, ha partecipato a questo progetto che rientrava nella proposta di “Ville aperte”, per ricordare Dante Alighieri a 700 anni dalla morte.

Le sette artiste hanno indagato sulla figura del “sommo poeta” simbolo d’Italia, e sul suo immenso lascito. Il progetto espositivo ha lo scopo di proporre di valorizzare la presenza di Dante ai giorni nostri, da punti di vista insoliti, contestualizzandoli con l’ambiente, la cultura e l’attualità. Una riflessione aperta una sfida per reintepretare con linguaggi espressi diversi concetti quali: radici, identità, conoscenza, etica morale, spiritualità.

Ognuna delle artiste ha aperto un dialogo silenzioso e virtuale con il poeta, recuperando frame, schegge, fotografie, bozzetti, incisioni per ricostruire un percorso storico culturale con tecniche e mezzi propri. Il binomio suggestivo che lega la parola, la forma letteraria, all’arte visiva è un legame indissolubile che le sette artiste hanno cercato di rinsaldare con ferma passione. Un percorso d’arte contemporanea che celebra il sogno, il viaggio e la luce, attraverso installazioni, video, fotografia, pittura e scultura, performance di teatro, per ripensare il mondo, ridare senso alle cose, mediare tra storie personali, identità, radici, spiritualità, morale etica conoscenza e la dimensione universale.