“Schifo” di Schneider al Binario 7 di Monza: Enrico Roveris raddoppia le date

Oltre a venerdì 12 gennaio anche domenica 14 (alle 21) l’attore e regista monzese Enrico Roveris porta in scena al teatro Binario 7 di Monza il monologo di Robert Schneider “Schifo”.
Enrico Roveris
Enrico Roveris

“Mi chiamo Sad. In inglese vuol dire triste. Ma io non sono triste”. No, Sad non è triste, è qualcosa di più: è la coscienza (in)civile di un mondo che fa schifo e da qualche parte c’è uno schifo che fa meno schifo di altrove. Bastano una sedia, un cesto di rose, una bottiglia d’acqua, una cipolla per mangiare. Il destino comune ai tanti migranti che nel secolo scorso (come in quelli che l’anno preceduto) così come dopo la svolta del secondo millennio si trovano a vivere.

Perché ci dev’essere qualcosa che fa un po’ meno schifo da qualche altra parte.

“Schifo” è il testo di Robert Schneider che Enrico Roveris (attore, regista e docente della scuola del Binario 7) ha scelto per tornare in scena: un monologo scritto dal drammaturgo austriaco nel 1993, gli anni della guerra del Golfo, per raccontare “Bassora, le paludi, Teheran, Ankara, Varsavia, Stoccolma e adesso qui”, una città della Germania in cui Saddam, disertore iracheno, vive da clandestino venendo rose tra “odore di ammoniaca, i cinquantotto locali, i quarantenni, le panchine, gennaio, l’inverno e una sedia che è casa”.

Esaurita la data di venerdì alle 21, il Binario 7 ha deciso di programmare una seconda replica domani, domenica 14, ancora alle 21 (binario7.org). “Sad si trova ad accettare e quasi a giustificare il fatto di essere considerato sporco e schifoso e, con sarcasmo ed ironia, dà ragione a chi con una forte carica di razzismo lo rifiuta -scrive il teatro di via Turati 8 – Sad è consapevole del ruolo che gli viene imposto dalla società tedesca e con questo ruolo ci convive un po’ per vigliaccheria e un po’ per utilitarismo fino a quando si rende conto che il suo destino lo porta a ripudiare se stesso. La fine tragica che la società gli impone è il prezzo che egli decide di pagare, pur di essere accettato”.

Enrico Roveris in scena e alla regia con l’assistenza di Ilaria Cassamagnago, ha trovato consulenza sul testo in Elena Cattaneo. I costumi sono di Elisa Angela Maria Bianchini e luci e suoni di Andrea Diana. Biglietti a 12, 10 (allievi della scuola di teatro) e 6 euro (under 18). Per informazioni e prenotazioni: 039 2027002 oppure biglietteria@binario7.org.