Raccontare la musica indipendente Il Mei premia l’editore Vololibero

La prima edizione del premio Mei per l’editoria musicale italiana premia l’editore Vololibero, che nei mesi scorsi ha pubblicato la storia del Bloom di Mezzago e il volume “Ex” di gianCarlo Onorato. Il premio sarà consegnato a Pistoia il 23 novembre.

SI scrive Mei e si legge Meeting delle etichette indipendenti, il festival dei festival, come si definisce, della musica indie italiana. Che quest’anno si è inventato un premio dedicato interamente all’editoria musicale e ha deciso di premiare lei, la Vololibero, la casa editrice che da tre anni (atto di nascita a novembre 2010) cerca di ridare coordinate storiche alla musica italiana e internazionale soprattutto degli anni Settanta.

O meglio: «La proposta di Vololibero è complessa ed eterogenea – dice l’editore, Claudio Fucci, che può contare sulla consulenza editoriale del monzese Massimo Pirotta e sulla comunicazione di Luca Trambusti – ma punta sempre alla elevata qualità. Una sfida difficile che nasce dalla mia esperienza, dal mio amore per il passato e dal mio entusiasmo per il futuro. Una bottega artigiana ed uno spazio libero aperto alla collaborazione artistica con amici e compagni di strada, per esplorazioni e voli possibilmente lontano dal “consueto”, consunto e consumato. Colmare i numerosi piccoli buchi della memoria degli anni 70».

Raccontare la musica degli ultimi quarant’anni almeno, capirne le ricadute sociologiche, definirne i contorni culturali: per questo è nato Volo libero edizioni che, in catalogo, ha anche la biografia in forma di prosa del monzese gianCarlo Onorato (Ex – semi di musica vivifica) e la storia del Bloom di Mezzago, ovvero “Sviluppi incontrollati”, a cura di Aldo Castelli e Massimo Pirotta.

Il premio del Mei riguarda l’editoria musicale indipendente italiana e Vololibero è sul gradino più alto dei gradini più alti: quello per miglior casa editrice, «per la capacità di pubblicare volumi che esplorano i versanti più creativi della musica italiana – dicono le motivazioni – libri molto curati e affidati sempre a scrittori esperti, che uniscono la capacità divulgativa all’attenzione minuziosa ai temi al centro delle opere».

Il premio, nato da un’idea di Giordano Sangiorgi, è curato da Pierfrancesco Pacoda, sarà consegnato a Pistoia a Claudio Fucci il 23 novembre.

Nel frattempo ci sono ancora pochi giorni per visitare alla Triennale di Milano la mostra “Dreamers and dissenters”, la trasposizione espositiva di un libro firmato da Matteo Guarnaccia con Giulia Pivetta (Vololibero, 144 pagine, 20 euro) per tracciare un viaggio illustrato tra le mode degli anni Sessanta. Aperta fino a domenica 27 ottobre (giovedì 10.30-23, gli altri giorni 10.30-20.30) e a ingresso libero, la mostra «percorre il decennio seguendo quello che definiscono “uno strampalato modello di nomadismo multimediale, come se si trattasse di un territorio geografico, non storico”».

Hippies e New Dandy, Black Panthers e Surfisti, Performers o fan dei Beatles, Yé-Yé e Mods, ma ce n’est qu’en début, si sarebbe detto allora. «Gli anni Sessanta sono visti sotto una luce nuova. Gli autori delineano una mappa di stile che attraversa il tempo, istruttiva e divertente, dove trovano posto moda e design, musica e politica, arte e cinema. Un’insolita storia del costume concentrata in un centinaio di tavole, fitte di notizie e curiosità».