Musica, il festival Monza Visionaria porta in Brianza suoni e colori dell’India: il programma

Conto alla rovescia per la sesta edizione di Monza Visionaria, la rassegna organizzata da Musicamorfosi con il Comune da martedì 22 a domenica 27 maggio: colorerà la città (e Oreno) di musica e emozioni dell’India. In apertura la prima mondiale di “Anima mundi” con l’Atlantis trio. Il Cittadino è media partner.
La Jaipur Maharaja brass band che guiderà la Monza Parade
La Jaipur Maharaja brass band che guiderà la Monza Parade

Sei giorni per accorgersi della bellezza di Monza osservandola con musica, suoni, colori d’altrove. E quell’altrove che quest’anno immergerà la città in una prospettiva differente è l’India, che Musicamorfosi ha scelto come filo conduttore della sesta edizione di Monza Visionaria.

L’appuntamento organizzato dall’associazione diretta da Saul Beretta e sviluppato con il Comune di Monza è in programma dal 22 al 27 maggio: un festival che incoraggia la diffusione di cultura tra le strade e tra i luoghi più suggestivi del tessuto urbano: l’obiettivo è quello di superare l’edizione di successo del 2017, che ha raccolto più di 6mila visitatori.

Gli ospiti invitati sono artisti di fama internazionale, in grado di coniugare tra loro le varie arti di natura etnica e non. Con un respiro profondo che più di altri anni sembra indicare la direzione della spiritualità, «un modo per raccontare qualcosa in più e cercare qualcosa che manca in sé, così come un’occasione per aprire menti e cuori».
A partire dal concerto in duomo che aprirà la rassegna, il 22 maggio, una prima assoluta internazionale sotto il titolo “Anima mundi”: a interpretare il concerto nella basilica l’Atlantis trio di Roberto Olzer, Deobrat Mishra e Pashant Mihsra (nell’ordine piano, sitar e tabla). È la spiritualità la nota dominante anche di mercoledì 23, quando a Oreno Alireza Mortazavi al santur, il più antico antenato del pianoforte, sarà affiancato da Markus Stockhausen e Tara Bouman, tromba e flicorno e clarinetti.


E poi fachiri e danzatrici per accompagnare il tradizionale appuntamento con la social music che invade il centro: in marcia dal museo degli Umiliati al roseto di Villa reale con tappe in duomo, arengario e San Pietro martire ci sarà la Jaipur Maharaja brass band alla quale è stato dato l’incarico di guidare la Monza parade.

La creatività di Musicamorfosi ha allestito ancora una volta un programma che possa essere occasione di scambio culturale e inclusivo nonostante i caratteri raffinati e colti, un viaggio spirituale fruibile da tutti. Che includono, naturalmente, anche i Notturni al roseto, quando il “Niso Fumagalli” nei suoi giorni più belli delle fioritura annuale si apriranno in notturna per ospitare due serate strutturate attorno al 1968, quando cioè l’oriente e l’India in particolare hanno invaso con la loro musica l’occidente.

L’anno di Yellow Submarine, di George Harrison che si mette a studiare il sitar, ma anche di Duke Ellington che vince il Grammy con “The Far east trip” e le sue eco orientali. La domenica di rassegna tornerà a occupare il primo piano nobile della reggia con le circle songs guidate da Arsene Duevi, Vox populi, la proiezione in loop di “Anima mundi” di Godfrey Reggio e Philip Glass e l’eccezionale concerto di Viviana Lasaracina, venticinquenne pugliese che pochi anni fa ha vinto le selezioni di Gioventù musicale d’Italia e oggi è concertista internazionale: nelle sua mani gli spartiti di Granados.

La nuova alleanza con la Gioventù musicale è stata sottolineata dalla presidente Maria Luisa Vanin, per la quale «è molto importante che si creino delle sinergie, nessuno può fare più nulla da solo».

Il festival troverà la sua conclusione nella proiezione di “Earth – un giorno straordinario”, film documentario prodotto dalla BBC, in proiezione speciale al Capitol grazie alla collaborazione con Anteo Spazio cinema. Una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti della terra, realizzato dopo cinque anni di riprese seguite da 100 operatori, perfettamente in linea con i temi dei giorni precedenti.

«La rassegna è un’occasione speciale – ha concluso l’assessore alla cultura Massimiliano Longo – Monza Visionaria è un’iniziativa che riesce sempre a varcare i confini cittadini e attrarre pubblico. Uno dei momenti in cui viviamo di nuova luce».

Il festival è patrocinato dal Consolato indiano di Milano e dal Ghoete institut, realizzato con il contributo di Comune di Monza, Comune Vimercate, Regione, e Fondazione Cariplo, Fondazione Monza e Brianza, Assolombarda, Fondazione Monza e Brianza, Acsm Agam. Il Cittadino è media partner.

IL PROGRAMMA

Martedì 22 maggio 2018

Duomo di Monza: ore 21.00 Anima Mundi

Atlantis Trio (Italia/India)

Tearose Deli: ore 22.30 Anima Mundi Party | Fana Dj Set (Italia)

Mercoledì 23 maggio 2018

San Michele Arcangelo a Oreno di Vimercate: ore 21.00 Santur

Trio Visionario (Iran/Germania)

Giovedì 24 maggio 2018

Centro yoga Sadhana, via Toscana a Monza: ore 21.00 Yoga Beat | Obliquido

Venerdì 25 e sabato 26 maggio 2018

Roseto della Reggia: Notturni al roseto

ore 19 > 21 Visite speciali agli appartamenti reali

ore 21.30 > 24 Le mille e una notte#1

Sabato 26 maggio 2018

Monza, centro storico: Monza parade

ore 18 > 19 Jaipur Maharaja Brass Band (India)
Musica, fachiri e danza nelle vie del centro storico

Domenica 27 maggio 2018

Villa Reale di Monza – piano nobile

ore 15 > 16.15 Circle Songs con Arsene Duevi

ore 16.30 Concerto con Viviana Lasaracina, pianoforte

ore 17.40 Vox Populi Ensemble diretto da Massimo Giuntoli

ore 15 > 18 Anima Mundi (1991) film di G.Reggio/P. Glass

Cinema Capitol, via Pennati, Monza: ore 18.30 Earth un giorno straordinario (2017)

Film di Richard Dale, Peter Webber, Lixin Fan con Robert Redford

(* ha collaborato Federica Dalla Costa, liceo Valentini Monza)