Musica, il doppio cuore dei Royal Bravada in concerto a Monza all’i-Days e Brf Festival 2016

FOTO i-Days 2016 : la prima giornata - Non solo hanno trovato un palco in un festival del loro calibro, ma succede persino nella loro città: i Royal Bravada sono alla vigilia del loro primo grande e vero live a Monza: sabato 9 luglio all’interno degli i-Days Brianza rock festival, all’autodromo. L’intervista.
I Royal Bravada
I Royal Bravada Redazione online

Non solo hanno trovato un palco in un festival del loro calibro, ma succede persino nella loro città: i Royal Bravada sono alla vigilia del loro primo grande e vero live a Monza, all’interno degli i-Days Brianza rock festival, all’autodromo. E ci arrivano anche con un nuovo lavoro tra le dita e nelle orecchie: “War”, la guerra senza eserciti fatta da ognuno, ogni giorno, per fare i conti «con la vita e i propri demoni».


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Che qualcosa fosse cambiato rispetto al primo album (nel 2014), che portava il loro nome, lo si è capito dal singolo e dal video usciti in esclusiva per Rolling stone a fine maggio, “Darkside Backyard”: «È successo con il chitarrista che si è trasferito in Spagna – raccontano Tony e Luke, basso e chitarra del gruppo nato nel 2012 – Ci è mancato un pezzo di suono. E abbiamo capito che occorreva aggiungere qualcosa».
La strada non è stata aggiungere strumenti, ma potenza, amplificazione, intensità. «Abbiamo visto che ci piaceva e che funzionava» continuano. La lingua è rimasta la stessa («l’inglese, perché abbiamo iniziato così, perché ad Albi, il cantante, viene naturale sia cantarlo sia scriverlo, e sarà così sempre») ma il suono ha preso una rotta differente: «Meno britpop, più ruvido ma non più pesante. È il suono che ci serviva per raccontare quello che avevamo in testa per il nuovo Ep».

Le guerre, appunto, anzi la guerra, dicono Tony e Luke, che è il passo successivo di chi è nato con una doppia identità: il doppio dei bravi ragazzi di giorno (i Royal, il volto dottor Jekyll) che «diventano un’altra cosa la sera» (il mister Hyde Bravada).

«In questi brani abbiamo voluto raccontare la battaglia che si combatte giorno dopo giorno, una battaglia che hanno tutti, in un modo o nell’altro e al di là delle apparenze».

E poi Monza, sabato 9 luglio, nella serata dei Sigur Rós: «Finalmente» nella nostra città, dicono, perché alle spalle hanno altri palchi, come da poco anche quello importante di parco Tittoni a Desio, ma in casa solo session acustiche o locali. E poi? «Tanto – dicono – Ci stiamo lavorando e stanno succedendo molte cose. Magari anche all’estero». E quel magari forse non è così ipotetico. Intanto, Monza e un Ep (pubblicato da Bulbart e Ammonia Records) che si ascolta e si compra sui canali digitali.