Mostre d’autunno a Monza: fotografia protagonista tra Hitchcock e la musica

A ottobre a Monza riparte la stagione espositiva con due progetti dedicati ad Alfred Hitchcock e alla musica, all’arengario e in galleria civica. E così la città partecipa anhce al Photo Festival di Milano.
Il regista Alfred Hitchcock
Il regista Alfred Hitchcock

Sarà un autunno di fotografia a Monza. E in due mostre unite da un minimo comune denominatore: raccontare in forma statica e silenziosa quello che di norma è movimento e suono.

L’arengario si prepara ad accogliere “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures”, settanta immagini di scena e dietro le quinte dei capolavori della suspence del maestro americano d’adozione. Succede a quarant’anni dalla morte del regista di Psyco, scomparso nel 1980 a Los Angeles dopo essere nato nel 1899 a Londra.

A curarla è Gianni Canova, storico e critico cinematografico, oggi rettore dello Iulm di Milano: il progetto è organizzato dal Comune di Monza in collaborazione con Vidi – Visit different, la società che un anno fa si è aggiudicata gli spazi dell’arengario per due stagioni espositive.

Il materiale arriva dagli archivi della major americana e “conducono il pubblico nel backstage dei principali film di Hitchcock, facendo scoprire particolari curiosi sulla realizzazione delle scene più celebri, sull’impiego dei primi effetti speciali, sugli attori e sulla vita privata del regista inglese”.

«Hitchcock, come hanno detto i critici della nouvelle vague – ha detto Gianni Canova – è stato uno dei più grandi creatori di forme di tutto il Novecento. i suoi film, per quante volte li si riveda, sono ogni volta una sorpresa. ogni volta aprono nuove prospettive attraverso cui osservare il mondo e guardare la vita».

E allora Psyco (1960), Gli Uccelli (1963) costato quasi tre anni di preparativi a causa della sua complessità tecnica, La Finestra sul cortile (1954), La donna che visse due volte (1958), ma anche Sabotatori (1942), L’ombra del dubbio (1943), Nodo alla gola (1948), La congiura degli innocenti (1955), L’uomo che sapeva troppo (1956), Marnie (1964), Il sipario strappato (1966), Topaz (1969), Frenzy (1972) e Complotto di famiglia (1976). Ad accompagnare le immagini, gli approfondimenti video di Canova e altri contributi dedicati alle colonne sonore e alle leggendarie apparizioni id Hitchcock nei suoi film.

Durante il periodo di apertura della mostra, in collaborazione con il Teatro Binario 7 di Monza, si terranno alcune iniziative collaterali, tra cui lo spettacolo “Odio Hitchcock” di Corrado Accordino. Con catalogo Skira, la mostra sarà aperta dal 9 ottobre al 10 gennaio.

Di fotografia si occuperà anche la galleria civica di via Camperio: per la prima volta Monza sarà coinvolta nel sempre più grande e diffuso Photo Festival di Milano, arrivato alla 15esima edizione e iniziato in queste settimane. L’appuntamento brianzolo è dal 3 al 25 ottobre, quando la galleria ospiterà “Tutte le note della musica”, progetto del Comune con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano e l’ Associazione Fotografi Italiani di Jazz. A cura di Roberto Mutti e Pino Ninfa (inaugurazione il 3 alle 18), la mostra propone il confronto per immagini tra la musica classica e il jazz, “solo apparentemente lontani fra di loro”, scrive la presentazione.