Monza racconta Jannacci e Tessa Antipasti di PoesiaPresente a teatro

Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale. Oppure a Monza, al Binario 7, dove va in scena “Jannacci, il Tessa e alter duu s’ciopaa” con Bulfaro e Marelli per la regia di Roveris. Venerdì 7 febbraio, alle 21.
Dome Bulfaro, Enrico Roveris e Francesco Marelli

Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale. Oppure si potrebbe andare tutti quanti al Binario 7, venerdì sera, 7 febbraio, per vedere (anche non di nascosto) l’effetto che fa.

Che effetto fa ritrovare nello stesso posto Enzo Jannacci e Delio Tessa, due che al volto sincero della milanesità, del dialetto, dell’ironia e della malinconia – che ne sono tratti identitari- hanno dato un corpo e un nome. Venerdì sera, ore 21: sul palco del teatro di via Turati 8 l’anteprima dell’edizione 2014 di PoesiaPresente, il festival diffuso di poesia ideato dall’associazione Mille gru.

Sul palco tornano Dome Bulfaro e Francesco Marelli per una replica dello spettacolo “Jannacci, il Tessa e alter duu s’ciopaa”, diretto da Enrico Roveris (con Andrea Diana a luci e suoni in una produzione Fondazione Arbor, Mille Gru, SpazioStudio13, biglietti a 10 euro, 6 per under 18, over 65, allievi della Scuola delle arti).

Lo spettacolo era stato presentato a Monza nella scorsa edizione del festival, poi ha macinato chilometri e sale esaurite in giro per la Lombardia e ora torna come antipasto della nuova stagione. «Uno spettacolo che grazie allo spiazzante montaggio di poesie e canzoni dei due autori milanesi, traccia la storia di Milano dalla fucilazione del patriota Amatore Sciesa, avvenuta nel 1851, fino ai giorni nostri», ricorda PoesiaPresente.

Dentro, i versi di Tessa e quelli di Jannacci, raccontati da un cantastorie (el Barba, Marelli) e da un milanese adottivo (el Valisa, Bulfaro)che «invece d’imparare le lingue più in voga, come converrebbe, impara per amore della sua città, il milanes». Insieme all’Armando, alla Nina, al Bobo Merenda. Tutti con l’articolo davanti. Rigorosamente.