Monza: “Le immagini della fantasia” diventa virtuale con una serie di video

“Le immagini della fantasia” non si può visitare per la prima volta dopo 23 edizioni monzesi: da lunedì 30 il sistema bibliotecario ha deciso di pubblicare una serie di video per visite virtuali della mostra.
Le immagini dell’allestimento della mostra nelle scorse settimane
Le immagini dell’allestimento della mostra nelle scorse settimane

Niente da fare: la mostra “Le immagini della fantasia” con cuore a Monza e appendici a Brugherio e Lentante sul Seveso, per la prima volta dopo quasi una quarto di secolo non si terrà. E solo per le restrizioni per l’epidemia, ovviamente: già allestita ai Musei civici monzesi, resta proibita al pubblico per il lockdown nazionale e allora il Comune, con Musei e soprattutto il sistema bibliotecario, ha deciso di inaugurare una serie di video che permetteranno di ammirare a distanza le opere.

Sono i capolavori realizzati dai più importanti autori di illustrazioni per l’infanzia, in un progetto che parte da Sarmede, dove si trova la scuola specializzata intitolata a Štěpán Zavřel, prosegue a Monza e poi gira l’Italia, di anno in anno. Arrivata alla 37esima edizione, in Brianza è approdata per la 23esima volta e da sempre è uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’anno.

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«Alcuni video realizzati dal sistema bibliotecario urbano – ha scritto il Comune in questi giorni – che saranno pubblicati a partire da lunedì 30 marzo per una decina di giorni sulla pagina Facebook “Le Immagini della Fantasia a Monza”, accompagneranno i visitatori alla scoperta in pillole di alcune opere dei principali illustratori con spiegazioni, racconti, curiosità e contributi di due guide d’eccezione, il curatore della mostra Gabriel Pacheco e l’ospite d’onore Éric Puybaret».

«Fare innovazione in campo culturale – dice il sindaco Dario Allevi – significa anche utilizzare le tecnologie a disposizione. Non si tratta soltanto di sfruttare le potenzialità offerte dal digitale per migliorare l’appeal della propria offerta. L’innovazione nei musei prevede l’uso del digitale per migliorare la fruizione da parte dei visitatori e, in questo caso, poter andare “oltre” l’emergenza».