Monza, i giovedì con la Biennale giovani: dialogo con Gianni Caravaggio

È il protagonista del nuovo giovedì di approfondimento sull’arte contemporanea organizzato dalla Biennale giovani, in arengario. Si chiama Gianni Caravaggio, è uno dei più importanti scultori del panorama italiano, insegna scultura a Brera: qualche anno fa ha scelto Monza per vivere e per il suo studio. Appuntamento alle 21.
Monza, la Biennale giovani in arengario
Monza, la Biennale giovani in arengario Fabrizio Radaelli

È il protagonista del nuovo giovedì di approfondimento sull’arte contemporanea organizzato dalla Biennale giovani, in arengario a Monza. La prima mostra ufficiale del suo curriculum espositivo è datata 1993: Caravaggio, Colombo, Morandini, Westphal, Casa degli Artisti, Milano, a cura di Luciano Fabro. L’ultima dieci giorni fa, scelto dalla Fondazione Pomodoro di Milano con altri cinque artisti per “Il pane e le rose”.
È uno dei pochi artisti italiani che sul proprio sito internet a fianco di vita e opere ha messo un altro capitolo: scritti. Perché vuole – ha raccontato una volta in un’intervista – rendere pubblica la sua teorizzazione.

Si chiama Gianni Caravaggio, è uno dei più importanti scultori del panorama italiano, insegna scultura a Brera: qualche anno fa ha scelto Monza per vivere e per il suo studio. Sarà lui il protagonista del giovedì organizzato dalla Biennale giovani: ingresso gratuito giovedì 7 maggio, nelle sale dell’arengario per parlare di contemporaneo, dei percorsi dell’arte, delle sue scelte e del futuro della scena. Un dialogo con Massimiliano Rossin, redattore del Cittadino di Monza, a partire dalle 21.

Domenica, sempre all’arengario, nuovi laboratori per bambini: tutto il programma qui oppure su biennalegiovanimonza.it