Monza è tre volte “Visionaria” La rassegna musicale nelle piazze

Ancora tre giorni di Monza Visionaria, la rassegna culturale di Confindustria, con il Comune di Monza, prodotta dall’associazione Musicamorfosi. Tra idrofoni e sassofoni, concerti in piazza e il raduno dei CentOttoni. Da giovedì 29 maggio a sabato 31, ecco tutti gli appuntamenti.
Fabrizio Bosso in città per Monza Visionaria
Fabrizio Bosso in città per Monza Visionaria Andrea Boccalini

Illumina la musica Monza Visionaria. Dopo il week-end al roseto con i Notturni che hanno richiamato duemila persone, e la trasferta in Brianza dei giorni scorsi, la rassegna di Confindustria, con il Comune di Monza, prodotta da Saul Beretta per Musicamorfosi, torna da giovedì 29 maggio, e fino a sabato, con un trittico di proposte all’insegna della musica e non solo. Musica da ascoltare, dalle mille suggestioni come quelle di Michel Godard, una musica tanto travolgente da diventare addirittura “sociale” come quella dei CentOttoni. Ma è una musica anche che si illumina grazie agli Idrofoni di Pietro Pirelli. Si tratta di lampade sensibili al suono che questa sera saranno installate all’Arengario e saranno aperte alla libera interazione tra pubblico e performer. Basta una parola, un rumore della città perché si illuminino.

Così fino alle 23 quando è previsto un omaggio ad Adolph Sax, l’inventore del sax, nel duecentesimo anniversario della nascita. Poco lontano, in piazza Duomo lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso con Alberto Marsico, organo Hammond e Alessandro Minetto, batteria offriranno un omaggio alla musica nera nella sua espressione spiritual e gospel.

Ancora spiritual Music domani sera, ma in una proposta differente: quella di Michel Godard con il progetto Monteverdi Standards. Con lui anche Gavino Murgia, al sax, Luciano Biondini, alla fisarmonica, e la voce di Guillermette Laurens. “E’ un progetto presentato per la prima volta in Italia – ha sottolineato Saul Beretta direttore artistico della rassegna giunta alla sua seconda edizione – e credo che sintetizzi perfettamente lo spirito di Monza Visionaria perché fonde il passato con il presente”. Godard imbraccerà una tuba e il serpentone, antico antenato dello stesso strumento, per proporre un viaggio all’interno della musica barocca e delle più moderne contaminazioni jazz. Il finale non può che essere particolare: una jam session dello stesso Godard e Murgia con gli idrofoni.

E dopo due giorni di Spiritual Music, sabato la musica diventa social grazie ai CentOttoni. Un grande raduno di strumenti a fiato che invaderà letteralmente la città. “Il progetto – ha spiegato ancora Beretta – è nato tre anni fa al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ma non è mai uscito in strada. Sabato sperimenteremo il valore aggregante della musica”. E ha aggiunto: “Le bande sono realtà da preservare perché tengono viva la tradizione più verace delle singole realtà”. Ma sabato l’esibizione diventa “social” e chiunque può aggregarsi, le partiture degli strumenti si possono scaricare anche dal sito. Il finale di Monza Visionaria è affidato a due amici di Musicamorfosi come Arsene Duevi e Giovanni Falzone. Con loro anche i SuperCori, Roberto Zanisi Zanisi, Tetè Da Silveira alle percussioni e Gino Carravieri alla batteria.