Li avevamo lasciati giovedì scorso intenti a festeggiare, con tanto di champagne, l’ “arrivo” del nuovo anno in palcoscenico e li ritroviamo oggi ancora impegnati nell’allegra attività, questa volta per la conquista di un premio. È Il Veliero, la compagnia teatrale monzese che da 15 anni naviga nel mare del disagio psicofisico, portando in scena attori con questo tipo di disabilità affiancati da giovani appassionati di teatro.

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Se i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno erano parte del copione del nuovo spettacolo “No party? Istruzioni per una festa”, quelli per il premio erano reali: infatti alla quinta edizione della rassegna teatrale “Premio Beppe Occhetto”, cui la compagnia ha preso parte ad Alba lo scorso fine settimana, si sono aggiudicati l’ennesimo riconoscimento, premio per il miglior attore a Sebastian Bossone.

Organizzata dall’associazione albese La Carovana e sostenuta dalle istituzioni locali, il concorso si propone di radunare in un unico festival le migliori compagnie del paese in cui recitano attori disabili a fianco, appunto, di attori normodotati. Selezionate su oltre 50 realtà analoghe, solo sei hanno partecipato alla manifestazione: per la compagnia monzese, dopo il premio della giuria popolare del 2014 e quello per la miglior regia dello scorso anno, è arrivato quest’altro riconoscimento.

«Per il terzo anno consecutivo torniamo da Alba soddisfatti e con un premio in più. Riconoscimento che vale ancor di più considerando la qualità della rassegna e che legittima il nostro lavoro», afferma il regista Enrico Roveris, l’anima della compagnia. Alle cui parole fanno seguito quelle dell’attore Sebastian Bossone: «Dedico questo premio a tutti gli amici del Veliero: ai miei compagni, al nostro regista, alla psicologa Daniela Longoni, al nostro presidente Renato Renna e ai volontari. Perché il merito è loro, che per me sono diventati la mia seconda famiglia».