Monza, Brianza e oltre: Ville Aperte 2019 nel segno di Leonardo da Vinci

È nel segno di Leonardo da Vinci, e delle tracce che ha lasciato sul territorio, l’edizione numero 17 di Ville Aperte, la rassegna che permette di visitare oltre 150 beni pubblici e privati, molti dei quali normalmente chiusi, in 72 comuni delle province di Monza, Como, Lecco, Varese e della città metropolitana
Monza Ville aperte Lambro e Mulino Colombo
Monza Ville aperte Lambro e Mulino Colombo Fabrizio Radaelli

Le vie d’acqua e le tracce lasciate sul territorio da Leonardo da Vinci costituiranno il filo conduttore della 17° edizione di Ville Aperte che dal 14 al 29 settembre e con una coda il 5 e 6 ottobre consentirà di visitare oltre 150 beni pubblici e privati, molti dei quali normalmente chiusi, in 72 comuni delle province di Monza, Como, Lecco, Varese e della città metropolitana.

La manifestazione, promossa dalla Provincia della Brianza in collaborazione con la Regione, gli enti intermedi e i comuni, ripropone un format che di anno in anno macina nuove adesioni sia tra i partner che tra gli utenti. Nel 2018 gli ingressi a chiese, musei e dimore storiche sono stati oltre 40mila: quest’anno il pubblico potrà scegliere tra 31 nuovi beni e sette itinerari inediti tra cui quelli di Oggiono e di Trezzo sull’Adda esplicitamente ispirati a Leonardo da Vinci.

Ville Aperte propone, inoltre, alcuni progetti speciali per i bambini dedicati alle creazioni del genio vinciano oltre a quelli che puntano al reinserimento dei detenuti del carcere di Bollate attraverso la realizzazione di programmi legati all’arte e alla cultura. I più piccoli potranno aderire ai laboratori musicali proposti a Lissone e a Mombello di Limbiate da Brianzacque, per la prima volta tra i partner dell’iniziativa.

La Villa Reale e il complesso del Parco avranno, come sempre, una parte importante nell’intera manifestazione: quest’anno la scaletta si arricchisce con l’esplorazione dei giardini, del Teatrino di corte e con l’apertura speciale del Mirabello, inserita tra gli appuntamenti del Festival del Parco. Tra le novità del capoluogo brianzolo spiccano le visite alla Biblioteca capitolare del Duomo, alla Torre Longobarda e l’itinerario lungo il tratto del Lambro dagli spalti al Mulino Colombo.

Debuttano, tra gli altri, i laboratori della Fondazione Lombardia per l’Ambiente a Seveso, la passeggiata per il velatese che si snoderà per sette chilometri nel verde tra cascine, ville e cappelle, l’itinerario lungo il Lambro a Sovico alla ricerca della roggia del Principe.

«Le vie d’acqua – ha spiegato lunedì il presidente della Provincia Luca Santambrogio durante la presentazione della rassegna – sono un tema importantissimo per il nostro territorio e permettono di scoprire quanto Leonardo ha lasciato nelle nostre province. Non basta avere bene storici interessanti occorre lavorare sulle infrastrutture e sui servizi per valorizzarli».

I flussi turistici, ha commentato il sindaco di Monza Dario Allevi, aumenteranno con l’arrivo della linea 5 della metropolitana in città: «Negli ultimi cinque anni – ha precisato – le visite in Brianza sono cresciute del 43,5% e non potranno che impennarsi quando sarà possibile raggiungere la reggia del Piermarini direttamente dalla piazza del Duomo di Milano».

La particolarità di Ville Aperte, che nel raggio di pochi chilometri offre al pubblico 150 siti, è stata notata dal vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala che ha annunciato il sostegno del Pirellone: «Daremo una mano alla Provincia – ha anticipato – a rientrare nel Consorzio di gestione della Villa Reale e promuoveremo la manifestazione all’Expo 2020 di Dubai. Sarà un’occasione importante per intercettare i mercati asiatici e australiani mentre stiamo già lavorando per agganciare il turismo economico a quello artistico ed esperienziale».

Le visite guidate, curate da professionisti e da centinaia di volontari, l’ingresso agli eventi e la partecipazione ai progetti speciali vanno prenotati sul sito www.villeaperte.info; i biglietti di ingresso, salvo eccezioni, costano 4 euro.