Manzini debutta a Monza con la nuova storia di Schiavone (con il Libraccio e il Cittadino)

Appuntamento venerdì 12 ottobre al Capitol di Monza per la presentazione di “Fate il vostro gioco di gioco” di Antonio Manzini per Sellerio: organizza il Libraccio di Monza, con Alessandra Selmi, critica letteraria del Cittadino.
Antonio Manzini
Antonio Manzini Istituto italiano di cultura di Edimburgo

Uno degli scrittori di più grande successo degli ultimi anni, il Libraccio e una firma del Cittadino di Monza: ecco l’appuntamento da non perdere per la prossima settimana, venerdì 12 ottobre, quando al cinema Capitol di Monza arriverà Antonio Manzini per raccontare “Fato il vostro gioco”, nuova puntata delle avventure del vicequestore Ettore Schiavone uscite dalla penna dell’autore pubblicato da Sellerio. Lo guida nella conversazione Alessandra Selmi, scrittrice, editor, critica letteraria per il Cittadino di Monza in una serata a ingresso libero in programma a partire dalle 21 al Capitol di via Alessandro Pennati 10 a Monza. L’uscita del libro è fissata per l’11 ottobre: meglio non perdersi la serata.

Continua il racconto delle peripezie di un personaggio che vale la pena di conoscere: Rocco Schiavone, un coriaceo malinconico che evolve e cambia nel tempo, mentre lavora, ricorda, prova pietà e rabbia, sistema conti privati e un paio di affari. E in questo romanzo, duro, inquietante, ad altissima tensione, l’omicidio di un pensionato del casinò di Saint-Vincent lo spinge nel mondo della ludopatia e del gioco d’azzardo.

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Non ci abbiamo capito niente, Deruta. Forza, al lavoro», è la frase scelta dall’editore Sellerio per raccontare il romanzo in poche righe. Poi la sinossi: due coltellate hanno spento la vita di Romano Favre, un pensionato del casinò di Saint-Vincent, dove lavorava da «ispettore di gioco». Il cadavere è stato ritrovato nella sua abitazione dai pochi vicini di casa dell’elegante palazzina, e serra in mano una fiche, però di un altro casinò. Rocco Schiavone capisce subito che si tratta «di un morto che parla» e cerca di decifrare il suo messaggio. Si inoltra nel mondo della ludopatia, interroga disperati strozzati dai debiti, affaristi e lucratori del vizio, amici e colleghi di quel vedovo mite e ordinato. Individua un traffico che potrebbe spiegare tutto; mentre l’ombra del sospetto sfiora la sua casa e i suoi affetti. Ed è ricostruendo con la sua professionalità la tecnica dell’omicidio, la scena del delitto, che alla fine può incastrare l’autore. Ma il morto è riuscito a farsi capire? Forse non basta scavare nel passato: «Favre ha perso la vita per un fatto che deve ancora accadere».