Lissone nel segno della poesia: dal milanese di Carlo Porta al milanese Franco Loi

Due giorni di poesia alla rassegna Libritudine organizzata dal Comune di Lissone: dal dialetto, passando dai milanesi Carlo Porta e Delio Tessa, al milanese (di origine genovese) Franco Loi.
Carlo Porta
Carlo Porta

Uno spettacolo che ruota attorno ai suoni del dialetto e un omaggio al poeta Franco Loi. “Libritudine”, il Festival del Libro di Lissone, offre tra sabato 26 e domenica 27 un week-end culturale particolarmente interessante per quanti vorranno raggiungere la sede della biblioteca civica di piazza IV Novembre per apprezzare dal vivo (su prenotazione) due appuntamenti speciali.

Si comincia sabato 26, alle 21, con “Quadrupedare: ma come suona bene il dialetto”, ovvero uno spettacolo a cura di Brig-Cultura e Territorio attorno ai suoni del dialetto, tra narrativa popolare e poesia colta, per scoprire la ricchezza e la varietà espressiva della lingua dialettale: una lingua che sa essere comica, grottesca e surreale, ma anche drammatica e malinconica. Protagoniste assolute saranno storie raccolte in Brianza, riproposte secondo lo stile scanzonato e gestuale dei cantastorie, e poesie della tradizione lombarda, da Porta a Tessa. L’evento si svolgerà in vicolo Ronco, retro biblioteca.

Domenica 27, alle 18, invece, spazio al reading omaggio dal titolo “Franco Loi e l’infinita giovinezza”. Una serata all’insegna della poesia per rendere omaggio al poeta recentemente scomparso. L’appuntamento prevede la lettura da parte di Viviana Nicodemo di una selezione di poesie scelte dal primo capitolo dall’Angel di Franco Loi. Il doveroso omaggio ad un poeta, scrittore e saggista italiano che con le sue opere ha mescolato il grottesco, il sarcastico e il satirico tenendo costantemente a cuore l’interesse per il dialetto milanese. La serata sarà a cura de La Casa della Poesia di Milano.

Per partecipare agli appuntamenti (gratuiti) è obbligatoria la prenotazione al numero 039 7397461 o all’indirizzo biblioteca@comune.lissone.mb.it.