Libri, le grandi sfide della storia nel nuovo saggio del seregnese Alberto Peruffo

Presentato a Seregno il nuovo libro di Alberto Peruffo, dedicato alle grandi sfide della storia.
Il seregnese Alberto Peruffo col il nuovo libro "Le grandi sfide"
Il seregnese Alberto Peruffo col il nuovo libro “Le grandi sfide” Paolo Volonterio

“Le grandi sfide che hanno cambiato la storia”, con sottotitolo “i duelli decisivi, da Ettore ad Achille, a Hitler e Stalin”, è il nuovo libro di 540 pagine del seregnese Alberto Peruffo, fresco di stampa, nelle librerie da sabato 4 dicembre. È il suo diciottesimo titolo su argomenti storici. Il quarto con la Newton Compton editore, per la collana “i volti della storia”. Peruffo, 53 anni, è un grande appassionato di storia. Una passione che ha maturato sin da ragazzo. È laureato in geologia all’università degli Studi di Milano. Geologo di professione e ricercatore storico.

“Prima che le guerre e le relative violente battaglie si organizzassero in lotte tra eserciti strutturati – ha spiegato Peruffo – i conflitti tra gli uomini venivano risolti in scontri limitati a pochi individui o, ancor meglio, a volte, in duelli tra due esponenti di spicco delle propri comunità d’appartenenza che risolvevano, velocemente, una situazione di conflitto tra due comunità o all’interno dello stesso gruppo sociale. Con lo sviluppo della civiltà e la necessità di difendere il proprio territorio e le risorse accumulate – ha proseguito l’autore- le società sedentarie e seminomadi iniziarono a creare eserciti dalla struttura sempre più complessa con capi e sottocapi, carismatici e valorosi, che rivestivano un ruolo importante e privilegiato all’interno della propria comunità. Spesso in una società guerriera, il condottiero, figura che spesso coincideva con il capo o il sovrano di un popolo, doveva dimostrare il proprio valore con l’esempio e sfidare direttamente il comandante avversario”.

“Questo poteva portare alla vittoria di una delle due parti – ha aggiunto Peruffo – senza ulteriori spargimento di sangue una volta che il duello avesse decretato un vincitore, sempre che le due parti in conflitto appartenessero a una stessa cultura che poteva riconoscere il risultato della singolar tenzone, a cui si attribuiva anche un significato religioso trascendentale che regolava i destini delle comunità”.

Alberto Peruffo ha poi sottolineato che: “Lo scontro tra condottieri poteva essere anche ideologico e venato d’odio, come nel caso di Annibale e Scipione, divenendo una questione di vita o di morte sia per i duellanti che per le rispettive patrie. Ma ci furono anche volte in cui il rapporto tra i due comandanti era improntato alla correttezza se non alla reciproca stima”.

L’autore di “Le grandi sfide”, ha concluso affermando: “ che questa ricerca intende rievocare la vita e le lotte di uomini che, sfidandosi e affrontandosi senza esclusione di colpi, hanno scritto la storia e anche l’epica di un popolo e dei suoi, le cui azioni riuscirono persino a creare un impero e a sconfiggere in bravura e capacità tattico-strategiche un avversario alla loro altezza. I personaggi presi in esame: da Achille-Ettore a Enrico IV a Gregorio VII, da Carlo V a Francesco I, da Napoleone a Wellington, da Hitler a Stalin, da Giap a Westmorelland, vengono esaminati facendo emergere le diverse mentalità di epoche ormai passate, dove la lotta per il potere e la gloria erano senza esclusione di colpi”.