Le Note di solidarietà della Fondazione Monza e Brianza per il duomo

Appuntamento martedì 14 dicembre al duomo di Monza per il ritorno di Note di solidarietà, il concerto della Fondazione Mb che, quest’anno, sostiene le attività dell’associazione Silvia Tremolada.
Note di solidarietà del 2019
Note di solidarietà del 2019

“Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus, bonae voluntatis” dice il coro del settimo movimento del Magnificat di Bach, nella versione del 1723: un passo dell’antico inno liturgico che pur nato per la Pasqua è stato spesso ed è ancora riferito al Natale, “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”.

Come altri passaggi della prima stesura, Johann Sebastian Bach avrebbe poi espunto dieci anni dopo tutti i passaggi di carattere natalizio – il motivo per cui era nato il coro in re maggiore BWV 243 – per renderlo eseguibile a prescindere dalla festività. Ma la cantata sacra per orchestra, coro a cinque voci e cinque solisti è nata così: destinata ad essere eseguita nel 1723 per i vespri di Natale a Lipsia, composta in un primo momento in mi bemolle maggiore per essere poi successivamente tradotta in re maggiore per ragioni strumentali.

Proprio il Magnificat è una delle opere scelte dall’orchestra laBarocca di milano per le “Note di solidarietà 2021”, il concerto organizzato dalla Fondazione di comunità di Monza e Brianza per la sera di martedì 14 dicembre: l’esecuzione è in programma come tradizione nel duomo di Monza a partire dalle 20.30. Con l’irrinunciabile sottotesto solidale a distanza di due anni dall’ultima edizione e dal mancato appuntamento (causa epidemia) del 2020: il ricavato della serata sarà destinato alle attività dell’associazione sportiva Silvia Tremolada, che si occupa di persone con disabilità.

Il Magnificat di Bach , allora, che vedrà protagonista l’ensemble nato dall’orchestra sinfonica laVerdi ed è diretto da Ruben Jais, affiancato per la direzione del coro da Jacopo Faccini. I solisti saranno Sonia Tedla Chebreab (soprano), Caterina Iora (soprano), Elena Calzaniga (alto), Massimo Mamo Lombardi (tenore), Alessandro Ravasio (basso).

Il testo nasce dal cantico del primo capitolo del Vangelo secondo Luca (1:46-55) ed è la preghiera della Vergine Maria dopo la visita dell’arcangelo Gabriele. È considerato un capolavoro, che vede “Bach nella sua materia elementare, nell’orchestrazione sottile ed espressiva, nelle ambientazioni corali belle ed evocative legate alla maestria del contrappunto” del compositore.


QUI per prenotare il posto

L’ensemble presenterà nel concerto anche il Dixit Dominus di Georg Friedrich Händel, scritto nella primavera del 1707 dal compositore tedesco quando aveva soltanto 23 anni. È stato composto durante il soggiorno italiano di Händel, ricercato dai tanti committenti delle città più importanti, che lo ha visto passare a Firenze, Venezia e quindi Roma. Gli spartiti autografi sono arrivati a noi: l’ipotesi è che sia stato scritto durante il viaggio verso la città dei papi e forse eseguito in occasione della pasqua. Il salmo è il 110 del Libro di Davide nella Bibbia: nella partitura è diviso in nove sezioni ed è cantato da due solisti e coro. I posti per il concerto sono limitati ed è quindi obbligatoria la prenotazione online. L’ingresso in duomo è poi possibile solo con green pass e mascherina.