Le metamorfosi di Picasso: la lezione di Anna Mosca a Vedano

Una rassegna dedicata a Picasso a Vedano in occasione della mostra milanese: sabato 10 novembre la lezione sulle metamorfosi degli artisti con Anna Mosca.
Guernica 3D realizzata da Sul filo dell’arte
Guernica 3D realizzata da Sul filo dell’arte

Cosa sono l’arte, l’artista, il genio? Passione e movimento. E studio, quando si traduce in ricerca, ancora una volta irrefrenabile. In una parola, “Metamorfosi”: così si intitola la mostra dedicata a Picasso a Palazzo reale di Milano e così Anna Mosca, poeta, docente, artista, leggerà le trasformazioni del pittore e scultore di Malaga. Luogo e ora: Vedano al Lambro, sala della cultura di via Italia 16, a partire dalle 16 di sabato 10 novembre.

Una lezione pensata con l’associazione Sul filo dell’arte e Rebelot per rileggere l’identità artistica di Picasso negli spazi in cui già due anni fa era stata presentata la straordinaria “Guernica” in tre dimensioni e a crochet, realizzata insieme agli studenti del liceo Valentini di Monza. Ancora attorno a quell’opera e accompagnati dalle immagini dell’arte – anzi, delle arti – di Piccaso, Anna Mosca parlerà di arte e creazione come cambiamento. “Il cambiamento che nasce dallo studio, dalle indagini personali, anche non accademiche, che sono sistematicamente metamorfosi personali: è proprio nel momento in cui studi che modifichi e crei un nuovo te stesso”, sottolinea per ricordare che “il genio” di Picasso non è la fraintesa dote innate di saper fare qualcosa, ma esercizio, applicazione, analisi. “Lui è cresciuto con un padre insegnante che lo obbligava a disegnare e studiare e le opere che ha fatto da ragazzo lasciano senza parole. Ma un artista studia, mangia, divora e ha la necessità di restare in movimento – aggiunge Mosca – Così ha fatto lui, senza mai adagiarsi su uno stile, ma creando di volta in volta un nuovo alfabeto. E sono linguaggi rimasti nel tempo e spesso ripresi anche oggi”.

Passaggi che la docente codifica come indispensabili e necessari all’arte. “L’arte ha bisogno di creare, non può farne a meno. Così fa Picasso quando si tuffa nell’arte del passato per recuperare segni e linguaggi, disorienta il suo pubblico, perché il pubblico di solito ha bisogno di una zattera tranquilla in cui galleggiare. E invece no: Picasso ne è l’antitesi. Io sono convinta che le persone siano fiumi raccolti dentro otri di pelle e attorno scorra l’oceano. Negli artisti quel fiume è un turbine che li costringe a non stare fermi”.

E così come ha fatto Picasso all’esordio del secolo scorso, lo hanno fatto nella storia tanti altri: Bernini, Caravaggio, Delacroix, classici ai nostri occhi, elementi di rottura alla loro epoca. “Tutti autori che in un momento della storia hanno scritto un nuovo e mai visto alfabeto”.

La lettura di Picasso non finisce sabato 10: il 17, sempre alla casa della cultura, un happening artistico che coinvolge anche Muschasc dalle 10 alle 19, con artisti visuali, pittori, scultori, fotografi chiamati a reinterpretare con i loro strumenti la Guernica in 3D.