L’Associazione Mazziniana di Monza e Brianza celebra in 4 video i 160 anni dell’Unità d’Italia

Il 17 marzo 2021 ricorrono i 160 anni dell’Unità d’Italia. L’Associazione Mazziniana di Monza e Brianza celebra l’anniversario in 4 video di “Lettere dal Risorgimento”.
Quadri Risorgimento
Quadri Risorgimento

“Cara Italia, Lettere dal Risorgimento” è un progetto dell’Associazione Mazziniana italiana di Monza e Brianza con il patrocinio del Comune in occasione del 160esimo dell’Unità d’Italia, il 17 marzo 2021. Sono quattro video, pubblicati (e poi ritrovabili) sul canale Youtube “Associazione Mazziniana Monza e Brianza”.
Le date sono mercoledì 17 marzo, giovedì 18 , venerdì 19, sabato 20. Interpreti: Alessandro Castellucci, Mara Gualandis, Fabrizio Martorelli, Paola Perfetti, Pierre Villa, Alessandro Baito, Lorenzo Marangon, Ivan Ottaviani. Montaggio video di Andrea Meroni, a cura e con la regia di Ettore Radice.

«Il vostro dovere viene prima dei diritti». Una sintesi delle parole di Giuseppe Mazzini che l’Associazione Mazziniana italiana di Monza, con Gianna Parri alla presidenza, ha scelto per riassumere due momenti distanti 160 anni. E solo apparentemente lontani.

Il primo è passato da oltre un secolo e mezzo: l’anniversario dell’Unità d’Italia, fissato il 17 marzo perché è la data, nel 1861, in cui Vittorio Emanuele II proclama la nascita del Regno d’Italia dopo la Seconda guerra di indipendenza e la spedizione dei mille. Era un’Italia vagheggiata almeno dal Rinascimento, in parte costruita, in parte ancora da realizzare. Il secondo è oggi: un’Italia costruita, un’Italia da ricostruire presto dopo le sciabordate della pandemia che l’hanno messa alle corde – e ancora lo farà.

Nel 1860 Mazzini aveva scritto e pubblicato “I doveri dell’uomo” in cui si rivolgeva così ai lettori del Risorgimento: “Perché vi parlo io dei vostri doveri prima di parlarvi dei vostri diritti?”.

Parole che i Mazziniani ripercorrono per celebrare l’anniversario di questa settimana con i quattro video che compongono “Cara Italia, Lettere dal Risorgimento – Immagini, lettere, uomini e donne che fecero risorgere la patria dal 1821 al 1870”.

«Tutto il Risorgimento attraverso soprattutto le lettere dei suoi protagonisti, anche quelli minori – spiega Ettore Radice, che ha curato il progetto – perché proprio attraverso le lettere si ha racconto in presa diretta di quanto è accaduto in quegli anni».

E allora Camillo Benso conte di Cavour, per esempio, che in una lettera al re Vittorio Emanuele II racconta il suo incontro parigino con Napoleone III dopo Plombières «in cui emerge tutta la sua arte della diplomazia, in cui racconta come sono stati pianificati i casus belli per provocare l’attacco dell’Austria».
Oppure Luigi Settembrini dalle carceri borboniche, perché «l’unità d’Italia è figlia di una partecipazione corale di tutta la nazione», oppure Ciro Menotti, Silvio Pellico, il carteggio tra Federico Confalonieri e la moglie Teresa quando era ai ferri allo Spielberg, «uno che poi a Milano sarebbe tornato solo da morto».

«Ma ci sono ovviamente anche Giuseppe Mazzini, la monzese Laura Solera Mantegazza che già nel 1861 sosteneva l’educazione delle donne perché la riteneva basilare» per la futura Italia. E quindi Garibaldi che scrive alla moglie dalla Repubblica Romana, Giuseppe Verdi e Giuseppina Stripponi, Clara Maffei, Gaetano Tognetti e Giuseppe Monti, ai quali anche Monza dedica una via.