Il Mac di Lissone vuole nove sedie “esemplari e inconsuete”, bando per l’acquisizione

Promosso dal Ministero dei beni culturali, permetterebbe di allargare la collezione di design del museo che già vanta circa 300 tra oggetti e progetti che rispecchiano uno dei campi più innovativi dell’epoca attuale
Lissone Mac Museo arte contemporanea Mostra raccolte design
Lissone Mac Museo arte contemporanea Mostra raccolte design Fabrizio Radaelli

Il Museo d’arte contemporanea di Lissone è fra i gioielli culturali della città. E ora punta ad allargare la sua collezione di design partecipando al bando del Ministero dei Beni Culturali per acquisire nove sedute “esemplari e inconsuete“. I pezzi in questione sono “Post Steltman” e “Redesign Chair” creati dallo Studio Alchimia, “Post Steltman plexiglass” firmato da Alessandro Guerriero, la “Houdini” dello studio CtrlZAK, la “Foglio” di Lorenzo Damiani, le “Avvitamenti AV1 e AV2” di Carlo Contin, “Felix” di Franco Raggi e “Terra!” dello Studio Nucleo.

Il piano comprende anche una doppia esposizione al Mac, con nuovi oggetti e con altri già di proprietà del Museo e la realizzazione di un catalogo completo della collezione di design, che ad oggi ancora manca. Per ampliare la preziosa collezione, che già vanta circa 300 tra oggetti e progetti che rispecchiano uno dei campi più innovativi dell’epoca attuale, nonché la vocazione storica della città, il Museo ha preso parte al bando lanciato dal Ministero dei Beni Culturali dal titolo “Piano dell’arte contemporanea 2020”, una selezione con cui verranno assegnati finanziamenti per acquisire e valorizzare opere italiane e internazionali, incrementando così i patrimoni stabili delle strutture espositive pubbliche.

Il progetto è stato recentemente approvato dal Comune e si tratta di “The same (chair) in any language?”, elaborato da Alberto Zanchetta, sino a fine 2020 direttore artistico del Museo. Partendo dall’idea che la sedia sia molto più di un semplice oggetto d’arredo e che rappresenti una sfida per i designer di tutto il mondo, il progetto prevede di acquisire nella collezione lissonese «Nove sedute esemplari e inconsuete, innovative e versatili – spiega il progetto -che saranno al centro di un’esposizione permanente incentrata sul concetto della ri-progettazione».