Arte, com’è fatta Monza contemporanea: gli altri volti (in privato) della Biennale

Com’è fatta Monza contemporanea, ovvero gli altri volti (in privato) della Biennale. Non solo orangerie della Villa reale: una rete cittadina per l’arte, costruita con i tanti progetti che le gallerie e le associazioni inaugurano in autunno.
Monza contemporanea: Saba Masoumian a Villa Contemporanea, già vincitrice della Biennale
Monza contemporanea: Saba Masoumian a Villa Contemporanea, già vincitrice della Biennale

Cinque pezzi facili, anzi sette, anzi otto: quanti sono i progetti delle gallerie d’arte contemporanea e degli attori privati che hanno deciso di partecipare alla rete creata dalla Biennale giovani di Monza per trasformare la città in occasione del premio-mostra inaugurato due settimane fa all’Orangerie della Villa reale.

Un progetto pubblico – lo organizza un comitato che fa capo al Comune – con un interesse pubblico: continuare a far crescere le collezioni civiche di Monza, alle quali sono destinate le opere che verranno selezionate da la giuria. Ma l’occasione, allo stesso tempo, per far vivere la città di arte contemporanea: lo fa, la Biennale, con la rassegna di appuntamenti off che proseguono anche questa settimana e lo fa, anche, con il coinvolgimento dei protagonisti privati della città. Le gallerie, le associazioni. Che hanno raccolto l’invito.
Lo ha fatto Streetartpiu alle Serre reali (viale Brianza) con l’installazione di Felice Terrabuio che si affaccia speculare al roseto della Reggia, l’anticamera della Biennale: lì si può osservare ogni giorno “Prigionieri liberi”, opera che nelle parole di Elisabetta Oneto racconta che il titolo sia “una contraddizione, ma in realtà si può essere prigionieri anche della propria libertà, se non è vigilata”:

Arc gallery presenta invece “The Art side of the moon” con opere di Alessio Ceruti, Matteo Cugnasca, llaria Franza, Michela Roffarè, Sonia Scaccabarozzi, Valentinaki: la collettiva rimane allestita negli spazi di Spalto Piodo 10 fino al 30 novembre con inaugurazione sabato 9 novembre dalle 18 (mercoledì e venerdì 15.30-19.30, giovedì e sabato 10.30-13 e 15-19-30).

Bisognerà invece aspettare dicembre per il cambio di mostra da Caldirola Arte Contemporanea (via Volta 25), che il 13 dicembre inaugura la personale di Vincenzo Marsiglia, mentre prosegue fino a domani quella di Luca Macauda, “Caliti Juncu”.
Nata dall’immaginazione dello stesso Maurizio Caldirola, prosegue l’esperienza di M.Ar.Co. (Monza arte contemporanea) alle argenterie reali della Reggia (dietro il teatrino), uno spazio completamente rinnovato che dopo la personale di Nicola Toffolini (ancora in corso) si prepara a inaugurare quella di Bertozzi&Casoni, in programma dal 28 novembre al 7 febbraio.
Conto alla rovescia (e passaggio di testimone) anche da Montrasio Arte in via De Amicis 19, dove è ancora possibile scoprire le opere di Gianni Moretti, Giovanni Ottomanelli e Gregor Sailer fino al 19 novembre, mentre dal 21 dello stesso mese le sale passano a una retrospettiva di Bepi Romagnoni.

Villa Contemporanea in via Bergamo 20 si prepara a celebrare di nuovo una protagonista della Biennale giovani di quattro anni fa (l’edizione all’arengario, di cui è stata vincitrice) con la personale di Saba Masoumian, presentata alla galleria di Monica Villa da un testo critico di Rossella Moratto: la mostra, inaugurata venerdì, rimane allestita fino al 21 dicembre. “Il mondo di Saba Masoumian è racchiuso in scatole che non contengono ricordi, fotografie, cianfrusaglie d’affezione o cimeli, ma stanze in miniatura, private della quarta parete, costruite con pazienza e dedizione – ha scritto la curatrice di un’artista che Villa contemporanea ha portato ad ArtVerona – L’artista mette in scena i ricordi, i sogni ma anche gli incubi, il dolore, la sessualità e la pulsione di morte che si trasforma inaspettatamente in ritorno alla vita”.

Vernice anche all a Leo Galleries di via De Gradi, dove domenica 10 novembre alle 17.30 viene inaugurata “Futurismo + Velocità”, mostra a cura di Maurizio Scudiero con opere di Baldessari, Depero, Dottori, Crali, D’Anna e Bruschetti, “artisti che incentrarono il loro linguaggio sulla velocità, sul movimento e sul volo”. A presentare la mostra lo stesso Scudiero, con un intervento storico/critico sulle opere e gli autori esposti. Storico dell’arte, è uno dei massimi esperti del Futurismo italiano: è responsabile dell’Archivio Depero e dell’Archivio Baldessari.

Arte, com’è fatta  Monza contemporanea: gli altri volti (in privato) della Biennale
Monza contemporanea: Baldessari da Leo Galleries