A Ruota libera, l’editoriale del direttore: l’anno terzo del virus, per il Cittadino una scelta etica che oggi va ribadita

Con il 2022 la pandemia entra nel terzo anno. L’editoriale del direttore Cristiano Puglisi analizza il ruolo dell’informazione.
Faccia a faccia 2021 Varedo
Faccia a faccia 2021 Varedo Chiara Pederzoli

Con il 2022 la pandemia entra nel terzo anno. Nessuno potrà mai dimenticare le immagini dei veicoli militari che, per le strade di una Bergamo deserta, trasportavano i corpi dei morti della prima, terribile, ondata del 2020. Ma, dopo quasi 24 mesi, come è avvenuto per tutte le pandemie della storia, il Covid-19 pare farsi progressivamente più diffuso ma anche (grazie a Dio) meno letale. Gran parte del merito, i dati parlano chiaro, va tributato ai vaccini. Così, in diversi Paesi europei come Spagna e Inghilterra, si comincia ad affermare a livello governativo la necessità di aprire il dibattito sul passaggio dalla condizione pandemica all’endemia.

Iniziare a convivere con il virus avrebbe certamente senso in una situazione in cui potrebbero esserci sempre più contagiati e sempre meno pazienti con sintomi gravi.

È in questo scenario di speranza che ribadiamo a maggior ragione una scelta etica che

il Cittadino

ha osservato da inizio emergenza: quella di evitare la pubblicazione di articoli o titoli di tono sensazionalistico o eccessivamente drammatico, che sicuramente aiutano a vendere copie ma che non contribuiscono a rendere serena e puntuale l’analisi di una situazione che, perdurando da tempo, presenta ormai seri risvolti sociali, economici e psicologici. La stampa ha, in tal senso, responsabilità importanti. E noi non intendiamo ignorarle.