A Ruota Libera, l’editoriale del direttore: elezioni e dintorni, chi sa ascoltare è a metà dell’opera

Il direttore de il Cittadino, Cristiano Puglisi, riflette sull’esito del turno di ballottaggio che ha chiuso la tornata elettorale per l’elezione dei nuovi sindaci.
Il direttore Cristiano Puglisi
Il direttore Cristiano Puglisi

Se, in seguito al secondo turno delle elezioni amministrative, nelle grandi città italiane il centrodestra non ha potuto far altro che leccarsi le ferite, non così è andata in Brianza. Dove, dei dieci comuni al voto, ben otto sono stati quelli infine conquistati da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Due di questi, Desio e Arcore, erano amministrati dal centrosinistra da un decennio, mentre Vedano al Lambro addirittura da 25 anni. E questo nonostante le bassissime affluenze, che una volta si diceva favorissero il voto organizzato sinistrorso. Ma, nell’era della politica liquida, questa regola non è più valida. A essere premiati o puniti, comunque, più che i partiti (che pure hanno avuto la loro rilevanza, soprattutto quelli maggiormente in crescita) sono stati gli amministratori. Chi ha ben svolto il proprio ruolo è stato ricompensato con consensi anche bulgari (si vedano quelli del limbiatese Antonio Romeo e del varedese Filippo Vergani), chi invece ha ereditato il ruolo di “volto” della propria coalizione da sindaci che, dopo un decennio o più di fascia tricolore, si erano forse un po’ “seduti” , dimenticandosi di quanto, per un amministratore locale, possa essere più importante l’ascolto che il risolvere problemi talvolta irrisolvibili, è rimasto inesorabilmente vittima di una legge sana e (grazie a Dio) sempre vigente: quella dell’alternanza.