Trent’anni fa l’Heysel: anche la Brianza ricorda i 39 tifosi morti allo stadio

Sono passati 30 anni. Il 29 maggio 1985, trentanove tifosi della Juventus morirono prima della finale di Coppa dei campioni con il Liverpool. Fu la strage dell’Heysel. Trentanove morti, 32 di nazionalità italiana e anche un 49enne, di Brugherio, allo stadio col fratello che rimase ferito. E oggi anche la Brianza ricorda.
Trent’anni fa l’Heysel: anche la Brianza ricorda i 39 tifosi morti allo stadio

Trentanove morti da non dimentare. Sono passati 30 anni da una delle pagine più nere e difficili del calcio italiano ed europeo. Nessuno scandalo scommesse, quella volta. Ma una tragedia: il 29 maggio 1985 trentanove tifosi della Juventus morirono prima della finale di Coppa dei campioni con il Liverpool. Fu la strage dell’Heysel. Trentanove morti, 32 di nazionalità italiana e anche Antonio Ragnanese, 49 anni di Brugherio, allo stadio col fratello Ciro che rimase ferito.Originari della Puglia, si erano trasferiti con le famiglie in due villette vicine là dove la cittadina si stava ingrandendo. Diversi altri i brianzoli presenti. E oggi anche la Brianza ricorda.

I tifosi bianconeri ospitati dal settore Z dello stadio di Bruxelles furono caricati a ondate dai tifosi inglesi ubriachi. Morirono schiacciati contro le cancellate o cadendo dalla balaustra. Seicento invece i feriti.

Una strage che in molti seguirono in televisione, ma che inizialmente non arrivò in campo. O almeno. “Non sapevamo cosa era davvero successo, avevamo avuto notizie di un morto, forse due, ma non potevamo immaginare una tragedia così grande”, avrebbero detto poi i giocatori bianconeri.

Dopo un rinvio lunghissimo, le squadre furono mandate in campo per giocare. “La Juve accetta disciplinatamente, anche se con l’animo pieno di angoscia, la decisione dell’Uefa, comunicata al nostro presidente, di giocare la partita per motivi di ordine pubblico”, scrisse la società in una nota.

Vinse la Juve con un gol di Michel Platini su rigore. I giocatori festeggiarono in campo e se ne pentirono immediatamente, appena resi ufficiali i numeri della tragedia. Il giorno dopo Sergio Brio scese dall’areo sollevando la coppa -la prima della storia della società- senza esultare.

Tutte le vittime saranno ricordate a Bruxelles con una cerimonia pubblica e a Torino in una messa alla Chiesa della Gran Madre di Dio, alle 19.30.

“La giornata del 29 maggio – sottolinea la società bianconera – sarà dedicata al ricordo da parte di tutti i tesserati Juventus. Per troppi anni quelle 39 vittime sono state oggetto di scherno finalizzato unicamente ad attaccare i colori bianconeri: un’azione vile che non dovrebbe trovare cittadinanza in nessuno stadio ed in nessun dibattito sportivo. Questo anniversario dovrà essere utile anche alla riflessione per evitare che simili comportamenti si ripetano”.

Venerdì 29 maggio una cerimonia è in programma anche a Meda. Lo Juventus Club Meda DOC – Gaetano Scirea 1991 dà appuntamento alle 18.45 al campo sportivo “Città di Meda” (o alle 18.30 in sede) per posare un mazzo di fiori in memoria delle vittime davanti alla targa posta sulla tribuna.

“Vi chiediamo di perdere mezzora della vostra giornata per non dimenticare i 39 angeli che persero la vita per tifare la nostra maglia”, spiega il club invitando a partecipare.