Rio 2016: Italia a caccia di medaglie nella ritmica e nella mountain bike (e poi c’è l’Italvolley)

È la giornata di chiusura delle olimpiadi di Rio 2016. E l’Italia va a caccia di medaglie con le “farfalle-leonesse” della ginnastica ritmica (che si allenano a Desio) e col cesanese Fontana nella mountain bike. E poi c’è l’Italvolley.
Rio 2016: le ginnaste della ritmica in pedana per l’esercizio che le ha qualificate per la finale delle Olimpiadi
Rio 2016: le ginnaste della ritmica in pedana per l’esercizio che le ha qualificate per la finale delle Olimpiadi Redazione online

Alle olimpiadi di Londra 2012 erano state di bronzo, a Rio 2016 le farfalle della ritmica italiane si sono trasformate in leonesse con l’obiettivo di salire di nuovo sul podio a cinque cerchi. Della squadra di quattro anni fa è rimasta solo Marta Pagnini, ma il team rinnovato dagli ingressi di Martina Centofanti, Sofia Lodi, Alessia Maurelli e Camilla Patriarca (portacolori della San Giorgio ’79 come la collega individualista Veronica Bertoni) ha tecnica e carattere di chi si allena al centro federale di Desio per raggiungere traguardi importanti.


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L’Italia si è qualificata con il quarto punteggio (35,349) alle spalle della sorprendente Spagna (acclamata dal pubblico della Rio Olympic Arena), di Russia e Bielorussia. E davanti a Giappone, Israele, Bulgaria e Ucraina. Ha guadagnato una posizione dopo la prima rotazione.

Le azzurre hanno portato a termine i due programmi – il primo con i nastri e il secondo con cerchi e clavette – senza commettere errori e mostrando la ginnastica spettacolare e ardimentosa firmata Emanuela Maccarani.

«Sono soddisfattissima della gara delle nostre ginnaste – ha dichiarato l’allenatrice, coadiuvata dall’assistente Valentina Rovetta e dalla DTN Marina Piazza – Hanno fatto una bella prestazione, peccato che la qualifica sia partita con punteggi troppo bassi. La Spagna ha fatto benissimo, ma nel nostro secondo esercizio mi aspettavo una nota di difficoltà più alta. La Russia è stata fallosa, la Bulgaria invece molto pagata ai nastri. Comunque abbiamo raggiunto il primo obiettivo, adesso nella finale a otto partiremo per quarte». E a punteggi azzerati.

E ancora: «Gli esercizi sono stati eseguiti molto bene, certo che partire per terze non è facile. Sicuramente in finale ci sono margini di miglioramento, però non è quella la nostra priorità. Noi dobbiamo solo pensare a ripeterci, a fare le esecuzioni pulite, prendere gli attrezzi, fare delle buone traiettorie dei lanci, fare le difficoltà. È sbagliato inseguire i decimi in più, perché si rischia di sbagliare. Anche la Russia ha commesso degli errori e con questo codice dei punteggi chi sbaglia paga. Mentre qualche anno fa con una perdita di attrezzi si poteva rimanere in zona podio, oggi si cade giù. Le spagnole hanno fatto una bellissima gara, sono state molto pulite. Forse è stata la squadra più lineare. Il fatto che siamo tutte lì è la dimostrazione di quanto sia competitiva la concorrenza. Non è facile per nessuno creare il vuoto tra una squadra e l’altra, siamo tutte ad altissimo livello e ce la giochiamo sulla sbavatura».


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Intanto Desio, oltre alla partecipazione di Bertolini alla gara individuale, può festeggiare la medaglia di bronzo conquistata dall’ucraina Ganna Rizatdinova alle spalle delle russe Mamun e Kudryatseva (favorita, ma incappata in un errore fatale alle clavette).

Mtb e Italvolley – L’appuntamento con le “farfalle-leonesse” è alle 16 e non è l’unico riflettore acceso nella giornata di chiusura dei Giochi brasiliani.

In gara nella mountain bike c’è il cesanese Marco Aurelio Fontana, bronzo quattro anni fa a Londra. Il primo azzurro a salire sul podio olimpico nella specialità e soprattutto al traguardo su una bicicletta rimasta senza sellino. Fontana ha il pettorale numero 7, la gara parte alle 17.30 italiane.

Alla Carioca Arena è il giorno di Frank Chamizo, lo “Spartacus” italo-cubano della lotta libera (già campione del mondo), l’atletica saluta con la maratona maschile (Meucci, Pertile, La Rosa). Alle 14.30.

E poi c’è l’Italvolley: dopo l’impresa in semifinale contro gli Stati Uniti, battuti in gran rimonta al tie-break, gli azzurri sfidano in finale i padroni di casa del Brasile nella torcida del Maracanazinho. Il Brasile è alla quarta finale olimpica consecutiva, l’Italia lo affronta quasi dodici anni dopo la bruciante sconfitta ad Atene 2004 della squadra di Montali. Lo zar Zaytsev e compagni vanno in campo per continuare a sognare. Alle 18.15.