Pallavolo, l’addio commosso di Monza a Miguel Angel Falasca: «La nuova scuola allenatori porterà il suo nome» FOTO – VIDEO

FOTO - VIDEO - Il Consorzio Vero Volley e Monza hanno salutato Miguel Angel Falasca, 46 anni, scomparso tragicamente per un malore sabato mattina. La Candy Arena mercoledì mattina ha ospitato una emozionante cerimonia funebre, la presidente Alessandra Marzari ha annunciato che gli sarà dedicata la nuova scuola allenatori progettata dal Consorzio.
Monza Candy Arena Cerimonia funebre Miguel Angel Falasca
Monza Candy Arena Cerimonia funebre Miguel Angel Falasca Fabrizio Radaelli

Il Consorzio Vero Volley e Monza hanno salutato Miguel Angel Falasca, 46 anni, scomparso tragicamente per un malore sabato mattina. Lascia la moglie Esther Custodio e i figli Daniel e Sara. La Candy Arena mercoledì mattina ha ospitato una emozionante cerimonia funebre a cui ha partecipato la famiglia dell’allenatore della Saugella. La presidente Alessandra Marzari ha comunicato che a Falasca sarà dedicata la nuova scuola allenatori progettata dal Consorzio.

«Siamo tentati di scegliere la strada nera dell’oblio dopo i grandi dolori. Noi non faremo così. Lo porteremo con noi, lo penseremo, sentiremo dolorosamente tutti insieme la sua mancanza e tutti insieme ci consoleremo. Faremo delle cose con lui, a cominciare dalla neonata scuola per allenatori, un progetto che tanto gli piaceva, che porterà, in accordo con Esther, il suo nome. Sarà difficile ma lo faremo perché Miguel lo merita», ha detto in chiusura del suo intervento.

Brividi lungo la schiena per una grande famiglia, quella della pallavolo italiana, giunta in città per l’ultimo applauso e una chiara, sincera, dimostrazione d’affetto.

La bara al centro del palazzetto coperta di rose rosse – i funerali saranno celebrati in Spagna – dove nelle ultime tre stagioni (le prime due con il team maschile Vero Volley, poi con la Saugella con cui a marzo aveva vinto la Challenge Cup) ha lasciato un segno indelebile. Un vuoto terreno difficile da colmare.

«Leale», «sincero», «sorridente» gli aggettivi più spesso accostati mercoledì mattina a Falasca nei tanti messaggi veicolati dal palco verso una platea di amici, atleti, colleghi, tifosi, autorità, cittadini monzesi giunti in grande numero. Ognuno ha portato un ricordo, dall’amico del calcetto all’insegnante del figlio maggiore.

Tutti uniti dal desiderio di lasciare un ricordo (le decine di fotografie e messaggi scritti raccolti e mostrati su una toccante parete dentro il palasport) o anche solo, in silenzio, mossi dalla volontà di esserci. Dal trasferimento in Brianza nel 2016 Falasca aveva vissuto a Vedano al Lambro con la famiglia, sentendosi sempre più a proprio agio in Brianza.

Il primo messaggio alla platea dalla voce di un’emozionata Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley: «Salutiamo Miguel nel suo palazzetto con le persone che gli vogliono bene e lo porteranno nel cuore. Lindo, leale, equilibrato, capace, con un carattere meraviglioso, qualità che tutto il mondo sportivo riconosce a Miguel».

E poi: «Personalmente mi piace ricordarlo prima di tutto come marito, padre e anche come amico: quante volte l’ho osservato con Esther, anche la sera prima del tragico evento, riconoscendo una coppia solida, complice, che si ama. E poi come padre, come genitore alle partite dei suoi figli (Ale, mi diceva con quel suo sorriso e quel suo accento irresistibilmente simpatico, sono stato bravissimo come genitore, che dici?) o in quel momento dopo la gara quando Daniel e Sala scendevano a salutarlo. Da ultimo come amico, difficile pensarlo al palazzetto senza Daniel Lecouna con cui aveva una amicizia vera e profonda oltre che uno straordinario legame professionale. Poi lo penso come allenatore, alla contentezza che ho provato la prima volta che l’ho incontrato. Miguel mi ha aiutata a definire e cambiare il pensiero sul mio allenatore ideale. Straordinarie la sua capacità di innovare, la sua curiosità, la sua intelligenza che ci hanno permesso di lavorare con matematici, studiosi di biomeccanica, manager dello sport e non. Straordinario anche il suo modo di essere leader con i suoi atleti in modo naturale, garbato, sorridente ma allo stesso tempo forte. Il suo stile gli permette di essere l’allenatore perfetto per i giovani emergenti».

Ha commentato il sindaco di Monza Dario Allevi: «Ho conosciuto Miguel come grande tifoso del Vero Volley, lo guardavo durante le partite, come si muoveva in panchina, mi è sempre piaciuto come uomo, allenatore, sportivo».

«Miguel andava avanti e indietro davanti alla sua panchina: conosceva a memoria ogni centimetro di quello spazio perché da allenatore era il suo territorio. Il suo mondo, invece, era quel rettangolo di 9 metri per 9 che da giocatore ha calpestato per vent’anni vincendo il campionato europeo con la nazionale spagnola nel 2007 – ha scritto il sindaco in un commosso ricordo su facebook – Gli è bastato pochissimo per entrare nel cuore dei tifosi, che ne hanno subito apprezzato le qualità tecniche e umane e la feroce determinazione nel raggiungere il risultato, sempre nel rispetto dell’avversario».

Presenti il capitano del Vero Volley Thomas Beretta, gli ex monzesi allenati da Falasca: Iacopo Botto, Simone Buti, Andrea Galliani, Pieter Verhees, E le sue giocatrici: Edina Begic, Francesca Devetag, Fabiola Facchinetti, Hanna Orthmann, Martina Balboni. E il collega Fabio Soli, i dirigenti del volley italiano e tanti amici.

«Insieme abbiamo seguito un sogno e tu ci hai portate alla vittoria della Challenge, eri una persona dolce, buona, fantastica», ha detto al microfono la capitana Serena Ortolani.

Prima di diventare un allenatore Miguel Angel Falasca era stato palleggiatore con una bella carriera in Spagna, Italia (Ferrara e Modena), Belgio, Polonia – 3 campionati spagnoli (2006, 2007, 2008) e 3 polacchi (2009, 2010, 2011); 3 Coppe del Re in Spagna (1997, 2005, 2006), 3 Coppe di Polonia (2009, 2011, 2012); e ancora 1 Supercoppa belga (2000), 2 Supercoppa spagnola (2005, 2007) e 1 Top Teams Cup (2002). Nel 2007 era alla regia della “piccola” Spagna di Andrea Anastasi che aveva affrontato e battuto la corazzata Russia vincendo l’Europeo di pallavolo. Nello stesso anno il premio di miglior palleggiatore in occasione della Coppa del Mondo.

(* inviato alla Candy Arena Giulio Masperi)