Monza calcio, il tribunale decide sul fallimento: Di Stanislao è ottimista

Alcuni debiti sono stati saldati. L’Ac Monza Brianza 1912 si presenta così alla prova del Tribunale che martedì 10 marzo deve decidere se assecondare le istanze di fallimento presentate contro la società. Intanto a Como c’era il presidente Paolo Di Stanislao: l’intervista.
Monza calcio, il tribunale decide sul fallimento:  Di Stanislao è ottimista

L’ex amministratore delegato Maurizio Prada è stato pagato, l’ex direttore sportivo Gianluca Andrissi pure, i fornitori probabilmente hanno ricevuto qualcosa ma non tutto. L’Ac Monza Brianza 1912 si presenta così alla prova del Tribunale che in questa settimana dovrà decidere se assecondare le istanze di fallimento presentate contro la società (diverse delle quali ora ritirate) o dare credito alla nuova proprietà rappresentata ufficialmente per il momento dall’amministratore unico Piero Montaquila. Scaduto venerdì 6 marzo il termine concesso dai giudici per corrispondere il dovuto ai creditori che hanno cercato di far valere le loro ragioni rivolgendosi alla magistratura, il “Monza Calcio” ora deve affrontare l’ostacolo più duro. È martedì 10 marzo la data fissata per la sentenza, che verrà presa in composizione collegiale.

L’inusuale presenza allo stadio Sinigaglia di Piero Montaquila e, soprattutto, di Paolo Di Stanislao (nella foto entrambi con la mano sul volto), possibile prossimo presidente del Monza, offre l’occasione di un confronto faccia a faccia con la stampa. Sono tanti i punti da chiarire. Perché a Como e non a Monza?
Risponde Di Stanislao: «Se non ci avessero aggrediti ed insultati al Brianteo saremmo venuti più spesso allo stadio». Fiducioso per l’udienza di martedì? «Certo, abbiamo chiuso tutte le istanze, come ha chiesto il giudice. Andrissi, che non è stato ineccepibile nelle sue richieste, con la fidejussione, che avremmo potuto utilizzare diversamente ma abbiamo voluto chiudere la vicenda. Gli altri con assegni circolari. Perché dovrebbero farci fallire?».

Ci sono più di tre milioni di euro di debiti, ad esempio. «Non li abbiamo fatti noi. Non sappiamo nemmeno da dove arrivano. Però siamo pronti a trovare un accordo con i debitori. Per questo in tribunale abbiamo depositato anche il contratto di consulenza con un’agenzia specializzata in ristrutturazione del debito suggeritaci dalla Figc». Ci sono anche quelli con il Comune… «Entro il 4 aprile dobbiamo trovare un accordo sul pagamento, magari in rateizzazione». E la ricapitalizzazione? «È pronta. Se tutto va come deve andare, la depositeremo. Un milione e 350 mila euro, quanto richiesto più una base per ricostituire il capitale sociale».

Come mai tutte queste difficoltà? «Le istanze di fallimento sono l’anticamera della morte. Non potevamo muoverci tranquillamente, anche se abbiamo già speso 200mila euro per il Monza. Se martedì dovesse andare tutto come ci aspettiamo, organizzeremo subito una conferenza stampa per presentare i progetti ed i nostri soci».
(intervista di Diego Marturano)