Legge di Bilancio, emendamento firmato Lega per l’autodromo di Monza e il Gp d’Italia

C’è anche l’emendamento presentato dal capogruppo della Lega Massimiliano Romeo per chiedere fondi per l’autodromo di Monza e il Gp d’Italia fra quelli presentati in merito alla Legge di Bilancio.
Autodromo di Monza
L’autodromo di Monza

Si è chiuso lunedì 29 novembre nel pomeriggio il tempo tecnico per la presentazione degli emendamenti in merito alla Legge di Bilancio che chiuderà il 2021. Un capitolo di spesa, fra le migliaia che i vari gruppi politici stanno sottoponendo alla commissione deliberatrice, riguarderà anche l’Autodromo di Monza e il Gran Premio d’Italia, come aveva promesso il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo.

La richiesta di contributo è divisa in due parti, al fine di meglio distribuire le risorse pubbliche da destinare «ad un impianto di comprovata valenza nazionale» ma che necessita di lavori di manutenzione. Al tempo stesso la gara principe del calendario dell’Autodromo, appunto il gran premio di Formula 1, nella relazione dell’emendamento «rappresenta elemento di promozione turistica e di rilevante indotto per il Paese».

Legge di Bilancio, emendamento firmato Lega per l’autodromo di Monza e il Gp d’Italia
Autodromo di Monza

Ma di quanti euro si parla negli articoli presentati? Il Gran Premio d’Italia, oltre ai cinque milioni versati ogni stagione da Regione Lombardia, vede nella richiesta a firma leghista un ulteriore contributo di pari importo da aggiungere a quello già stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il Gran Premio del Made in Italy e della Romagna, soldi che servono per portare il Circus ad Imola in primavera. Equiparando in questo modo, per eventuali investimenti futuri, le due realtà motoristiche in tema di Mondiale più prestigioso.

Capitolo finanziamento per l’Autodromo. I lavori preannunciati più volte dal numero uno dell’Ac Italia, Angelo Sticchi Damiani, sono stati valutati dall’ente romano che gestisce attraverso Sias l’impianto in un centinaio di milioni di euro. Una somma ingente che però non è stata sottoscritta in toto nell’emendamento presentato da Romeo, che ha preferito un comprensibile gioco al ribasso spalmato su più anni. Segnalando comunque come il contributo serva a «sostenere gli investimenti per il centenario», la richiesta si attesta su venticinque milioni totali da erogare entro il 2026 con disponibilità variabili anno per anno. Va anche detto, per cercare di evitare sul nascere ogni polemica, che un ulteriore comma specifichi che i soldi vanno trovati attraverso «il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione» previsto con una legge del dicembre 2014.

A questo punto c’è solo da attendere la discussione che porterà alla decisione finale, un tempo che si preannuncia non molto lungo visto che, a metà dicembre, la Legge di Bilancio deve passare al vaglio delle votazioni e la sua promulgazione avvenire entro la notte di San Silvestro.