La Formula 1 a Monza, Imola o forse da nessuna parte: parola di Ecclestone

A Baku il patron della Formula 1 torna a non dare per scontato nessun gran premio in Italia. Insomma: Monza o Imola? Potremmo anche andare altrove e stop. E quando gli chiedono di che natura sia il problema, dice: «Politico».
Ecclestone con John Elkan a Monza
Ecclestone con John Elkan a Monza Fabrizio Radaelli

Monza? Imola? O forse proprio nessuno: Ecclestone intervistato in diretta in occasione del Gran premio di Formula 1 di Baku, in Azerbaigian, continua a fare il suo mestiere, quello dell’imprenditore che deve portare a casa i soldi per il Circus. Questa volta al termine di due giorni di uscite sulla possibilità che sia Imola dal 2017 a ospitare la F1, fa un passo più in là e dice che lui “ha già dato il contratto e la penna” e insomma, basta firmare. Vuol dire che Monza o altrove poco gli importa, ma non è una novità: di più c’è che quell’altrove potrebbe non essere l’Italia. Così Bernie a una domanda dice chiaramente che il tempo corre e che le scadenze sono proprio scadute. E che non è così scontato che ci debba essere un Gran premio d’Italia. Un problema tecnico o politico? «Politico», risponde secco Ecclestone.

Insomma: ogni volta che la conferma del Gp d’Italia a Monza sembra più vicina scappa via un’altra volta. Nel frattempo Imola preme: in un’intervista a Repubblica il presidente del circuito, Uberto Selvatico Estense, ha detto: «Dopo che Monza, in quattro anni di trattativa, è riuscita solo a fargli perdere la pazienza, Ecclestone ci ha chiamati, ci ha chiesto se ci interessava il Gp d’Italia, e ci ha posto delle condizioni, le stesse di Monza. Noi le abbiamo accettate».