Gp d’Italia, il primo in Formula 1 per Brivio: da Valentino Rossi alla guida della Alpine

Una vita nelle due ruote, da quest’anno manager del team francese di Alonso e Ocon: «A Monza mi sono innamorato dei motori. Da piccolo, come tutti, arrivavo in bici e scavalcavo per vedere le gare. Il nuovo ruolo? Qui tutto più grande»
Davide Brivio, al suo primo anno in Formula 1: è team manager della Alpine di Alonso e Ocon
Davide Brivio, al suo primo anno in Formula 1: è team manager della Alpine di Alonso e Ocon

Il suo volto è indelebilmente associato a quello di Valentino Rossi, con cui in MotoGp ha creato un tandem che ha pedalato attraverso gli anni e i successi. Ma lui, Davide Brivio, è ora team manager di quella Alpine che in Formula 1 punta tutto su Esteban Ocon e Fernando Alonso. Fidanzato con la limbiatese Linda Morselli, che di Valentino Rossi è stata a lungo fidanzata. Un gioco delle coppie in cui Brivio, nato a Monza nel luglio di 58 anni fa, resta fedele al suo amore per i motori. Due o quattro ruote che siano, poco conta.«Anche se è un mondo completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituato», spiega lo stesso Brivio. «In Formula 1 è tutto molto più complesso, più grande. Ci sono analogie, certo, a partire proprio dal rapporto con i piloti, gli ingegneri, i meccanici. Ma qui c’è molta più organizzazione, strumentazione di analisi. E un ruolo fondamentale ha la strategia, che di là (in MotoGp, ndr) praticamente non c’è». Brivio, che proprio quest’anno si è calato nella massima categoria del motorsport, non dimentica il passato. «E come potrei? Ho trascorso tra le moto più di 20 anni, ho lasciato lì amici veri, ad agosto ho visto dal vivo anche una gara», ritrovando un ambiente familiare. Lo stesso che lo accoglie ora alla sua prima Monza in Formula 1. Lui che in città ci è nato. «Il mio amore per i motori è nato qui. Da piccolo, come tanti, arrivavo in bici e scavalcavo per assistere alle gare. Per i test di agosto. Montavamo la tenda e ce ne stavamo qui giorni». Ad irrigare di benzina una passione che ora lo ha portato ai vertici della dirigenza sportiva della Formula 1.