Gp d’Italia, i video dei piloti all’arrivo: tra bici, monopattini e look stravaganti

Hamilton con calici di vino rosso su maglia e pantaloni, Vettel in bici e Alonso in monopattino. Con Webber, dentro al paddock, che scavalcò i cassonetti per sfuggire alle centinaia di tifosi all’ingresso
Mattia Binotto all’ingresso del paddock, sabato
Mattia Binotto all’ingresso del paddock, sabato

Vettel arriva sempre in bici, Alonso in monopattino, Mick Schumacher in moto. Il passato della Ferrari, tra prime guide e nomi che si intrecciano con la storia di Monza, l’autodromo lo raggiungono in autonomia e con soluzioni alternative a quelle che, ad esempio, adottano i piloti del Cavallino di oggi. Carlos Sainz, con a distanza l’immancabile e forse ora ancora più iconica figura del padre, e Charles Leclerc il paddock lo raggiungono a piedi, godendosi per una volta l’assenza di fretta, loro che sono avvezzi a restare spesso oltre i 300 orari. Non c’è da correre, per allontanarsi da tifosi asfissianti, e forse godersi quei pochi passi con tutto e tutti lontano, è un’esperienza che non richiede strumenti per accelerare i tempi e sfuggire fin dentro ai motorhome. Lo sa anche Hamilton, che da star consumata arriva per ultimo, anche dopo il capo Toto Wolf. Ma non ci sono le moto in burn out di qualche anno fa. Il giovedì arriva con il cane, il sabato con un vestito apparecchiato da calici di vino rosso. Già dalla prima mattina, nella zona ai ridosso dei box passeggia anche Max Webber, uno che una decina di anni fa aveva rischiato di rimetterci qualche articolazione, scavalcando maldestramente a ridosso dei cassonetti dopo il tunnel di Vedano, proprio per bypassare in fretta le centinaia di tifosi lì appostati.

Guarda l’arrivo di Hamilton in autodromo



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