Ferlito a un soffio dalla medaglia Il podio mondiale è a mezzo decimo

Due finali, due piazzamenti, una medaglia di legno. Il Mondiale di Carlotta Ferlito, azzurra della Gal Lissone, si è chiuso con molta soddisfazione e anche un po’ di rammarico. “Mezzo decimo dal podio mondiale...” ha scritto lei su Twitter. L’Italia festeggia l’argento di Ferrari al corpo libero.

Due finali, due piazzamenti, una medaglia di legno. Il Mondiale di Carlotta Ferlito, azzurra della Gal Lissone, si è chiuso con molta soddisfazione e anche un po’ di rammarico. “Mezzo decimo dal podio mondiale…” ha scritto lei su Twitter. “Oggi tengo più ad assegnare una medaglia simbolica ad Alberto e a Carlotta Ferlito, che per noi e per quanti amano questo sport, escono da vincitor” ha commentato il presidente della Federginnastica, Riccardo Agabio.

Dopo l’undicesimo posto nella finale del concorso generale, ad Anversa Ferlito ha chiuso quinta la finale alla trave. L’azzurra era quarta, con la bresciana Vanessa Ferrari terza, prima che un ricorso dell’americana Simone Biles riscrivesse il podio e riassegnasse il bronzo. Un boccone amaro da mandare giù, per una prestazione considerata inferiore a quella delle italiane.

Ferlito ha comunque ottenuto il punteggio di 14.283 che rappresenta un passo avanti sia rispetto alle qualificazione sia all’esercizio della finale all around.

L’oro è andato alla russa Aliya Mustafina (14.900) davanti all’altra statunitense Kyla Ross (14.833). Terza Biles (14.333), poi Ferrari (14.300).

L’azzurra della Gal ha poi tifato per la collega Ferrari che nella finale del corpo libero si è riscattata con una bella medaglia d’argento. L’atleta di Orzinuovi, già campionessa del mondo nel 2006, ha dedicato il podio a sé, alla collega e alle vittime del naufragio di Lampedusa.

«Penso di meritarmelo proprio questo argento, dopo una serie di quarti posti. Mi è dispiaciuto per l’ultimo alla trave. Quello è un attrezzo strano dove te la giochi sul momento. Secondo me dovevo star sul podio anche li e sono entrata in pedana al corpo libero con il pensiero che non me l’avrebbero potuta far sporca due volte nella stessa competizione – ha commentato a Federginnastica.it – Dedico questa medaglia ai tanti ragazzi che sono morti nella tragedia di Lampedusa. Come me nello sport erano alla ricerca di un sogno ma loro non ce l’hanno fatta. Poi voglio dedicarla anche ad Alberto Busnari, che ha subito un’ingiustizia, al cavallo con maniglie, a mio fratello Ivan e ad Andrea (Cingolani, bronzo europeo al corpo libero lo scorso aprile a Mosca), il mio ragazzo che purtroppo per un infortunio ai Giochi del Mediterraneo non ha potuto gareggiare. Non c’è un segreto per rimanere a certi livelli. Magari ci fosse una pozione magica. Se ti alleni puoi arrivare, se non lo fai di sicuro . Adesso vado a festeggiare con Carlotta Ferlito, che era in lacrime per l’esito della trave. Spero di averla parzialmente consolata».