Europei di atletica a Torun: la 4×400 con Vladimir Aceti si ferma al quinto posto

Niente podio per la staffetta 4x400 con Vladimir Aceti in squadra agli Europei indoor di atletica di Torun, in Polonia. Nella stessa gara meglio le donne, con il nuovo record italiano.
Atletica, gli Europei indoor di Torun: Vladimir Aceti
Atletica, gli Europei indoor di Torun: Vladimir Aceti

Non è andata come nelle speranze della vigilia. La 4×400 dell’Italia con Vladimir Aceti ha chiuso gli Europei indoor di atletica leggera di Torun con il quinto posto nella finale che in mattinata aveva perso la Polonia per un caso di positività al Covid nel quartetto. Il giussanese delle Fiamme gialle nella frazione finale ha dato il tutto per tutto ma si è trovato a battagliare per il quarto posto con il belga Kevin Borlée, un cliente tutt’altro che facile. Un altro peccato dopo la beffa della gara individuale, dove col terzo tempo delle semifinali è stato fermato in una batteria di ferro.

Aceti ha corso con Edoardo Scotti, in prima frazione e con lui finalista ai Mondiali di Doha, Robert Grant (al suo debutto) e Brayan Lopez nei giri di pista centrali in cui l’Italia ha avuto più difficoltà a mantenere la posizione. Tre minuti 07’37” il tempo finale, medaglia a Olanda (3’06”06), Repubblica Ceca (3’06”54) e Gran Bretagna (3’0”70). Poi il Belgio (3’06”96).

Tutto bene invece per il quartetto femminile, la nuova generazione della 4×400: Rebecca Borga, Alice Mangione, Eleonora Marchiando e Eloisa Coiro si sono piazzate quarte in 3’30”32 che è il nuovo record italiano. Oro a una bella Olanda trascinata dalla stratosferica ventunenne Femke Bol, fresca campionessa europea.

Gli Europei dell’Italia si sono chiusi con la preziosa medaglia d’oro di Marcell Jacobs sui 60 metri piani vinti con autorità in 6”47, nuovo primato nazionale, e con i complimenti via messaggio del caratese Filippo Tortu, rivale sui 100 metri (come lo stesso Jacobs ha rivelato alla Fidal). Poi l’argento di Gianmarco Tamberi nel salto in alto (2.35), il bronzo di Paolo Dal Molin sui 60 ostacoli in 7”56, dopo l’argento del 2013 a Birmingham.

Larissa Iapichino quinta con un po’ di rammarico (suo) nella finale del salto in lungo per non essere riuscita a domare la pedana e ad andare oltre la misura di 6,59 in finale, dopo il 6,70 che l’aveva qualificata (e il 6,91 degli Italiani). Diciotto anni, era alla prima finale in una competizione internazionale assoluta. Luminosa Bogliolo sesta sui 60 ostacoli con un doppio 7”99 in finale e in semi. Bene anche lo sprint al femminile: la gallaratese Vittoria Fontana ha ottenuto il personal best nella semifinale dei 60 metri: quarta in 7”28, a due centesimi dal tempo per la finale.